Dal letame nascono i fior
Dal letame nascono i fior
di Maura Mollo

23/11/2007 - “Normanni, principi egiziani, cavalieri medievali, guerrieri armati di tutto punto, maschere di mori, testuggini, gorilla e uccelli. Su tutti il peso delle statue religiose”. Questo lo scenario per chi passava davanti alla baracca del cavaliere Giovanni Cammarata, in via Maregrosso a Messina. Fino a qualche anno fa. Poi la morte del cavaliere, ha segnato anche la fine di molte sue opere. Furti, vandalismi, demolizione. Un’intera opera d’arte fatta di statue, bassorilievi, mosaici, ecc, distrutta dall’ignoranza del commercio. E nessuno ha mosso un dito. Con fermezza. Alle parole, belle parole, non è seguito nulla da parte di chi ha il potere di trasformare frasi a effetto in fatti concreti.
Oggi, a cinque anni dalla scomparsa di questo artista prezioso e riconosciuto in tutto il mondo tranne che a Messina, della sua opera durata cinquant’anni resta solo una facciata all’interno di un parcheggio. Ed è ancora una facciata superba, innalzata dalla passione di una vita, sfuggita alla miseria e alle angherie dei più forti. Ma adesso il cavaliere non può più difendere il suo castello magico. Ora tocca ai cittadini, proteggere e custodire il lascito di Cammarata. Perché tutto ciò che ha scolpito, dipinto, creato, lo ha fatto per la sua città, senza chiederle nulla in cambio. Per darle un sorriso colorato in un quartiere avvilito e orfano delle autorità. Strade lasciate in pasto a topi e spazzatura.
A raccogliere l’appello del cavaliere, alcune associazioni che si battono strenuamente per salvare le meraviglie che ci circondano. Così, il collettivo artistico dei Machine Works ha organizzato una vera e propria festa, su invito e in collaborazione con Azione Sociale, la cooperativa che lavora con i ragazzi della zona. Anzi, che lavorava. Perché la festa in programma segna la chiusura di Azione Sociale a Maregrosso. Una festa come rivitalizzazione del luogo. Un saluto. Con la grinta di chi vuole restituire dignità a quello spazio dimenticato e a un uomo che non c’è più e che, nonostante tutto, può continuare a vivere e a trasmettere la grande umiltà della fantasia attraverso straordinarie opere d’arte.
La festa inizierà alle 16:30 di domenica 25 novembre in via Maregrosso, sulla strada di fronte il parcheggio dello Sma, in cui sorgeva la casa del cavaliere. A seguire banda musicale, giocoleria, teatro di facciata, favola, videodocumentario, videoinstallazioni, mostre storico\fotografiche, musica popolare e rinfresco.
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