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Redazionale


di Roberta Pino
20/11/2007 - Le stelle del balletto russo hanno brillato sul palcoscenico del Francesco Cilea di Reggio Calabria.
La danza è stata, infatti, grande protagonista della serata che ha inaugurato la stagione teatrale 2007/2008.
Un esordio all’insegna dell’eleganza e del sogno, un evento esclusivo per il Cilea ideato ad hoc e fortemente voluto dalla Direttrice Artistica del teatro, Maria Pia Liotta.
Applausi a scena aperta per i ballerini ed étoiles provenienti dalla Russia, la madre patria del ballo classico, merito della tecnica impeccabile, lo stile rigoroso e la straordinaria superiorità espressiva di alcuni danzatori che hanno portato la bandiera russa in tutto il mondo, dando vita ad una vera e propria scuola.
Teatro Bolshoi di Mosca e Teatro Marjinskj di San Pietroburgo più conosciuto come Kirov, due istituzioni del balletto classico mondiale; da qui provengono le coppie di ballerini russi che si sono esibite al Cilea il 16 novembre scorso.
Grandi interpreti del repertorio classico più celebre, hanno fatto sognare il pubblico del teatro reggino per quasi tre ore con le musiche de “Il Lago dei Cigni” di Piotr Ilytch Tchaikovsky, uno dei più famosi ed acclamati balletti del XX secolo, rappresentato per la prima volta al Bolshoi di Mosca nel 1877,ed ancora con “Romeo e Giulietta” di Sergei Prokofiev, “Il Rosso e il Nero” di Hector Berlioz, il “Don Quixote” di Ludwig Minkus, per citare solo una parte del programma della serata “Stelle russe nel mondo”.
Ospite d’onore dell’evento Vladimir Derevianko, étoile russa internazionale ora direttore artistico del teatro Comunale di Firenze, il quale, a fine spettacolo, si è intrattenuto con i giornalisti.
E nel backstage del Cilea ha esternato tutta la sua soddisfazione per la calorosa accoglienza della città.
Una persona speciale, comunicativa, di grande esperienza e cultura, con quasi trent’anni di carriera, Derevianko ha cominciato a studiare danza all’età di sei anni alla scuola del Kirov e del Bolshoi.
Un percorso non facile il suo, come di tutte le stelle del balletto internazionale; tanti sacrifici sopportati per un talento ed una passione che da soli non bastano per emergere.
Ha parlato di educazione umanistica all’arte con una visione pragmatica sulla situazione della danza classica in Europa che, a suo avviso, vive un momento di revisione.
Il suo sogno è creare in Italia un’accademia dove ci sia spazio per tutti quegli innati talenti che vogliono diventare stelle del balletto classico perché – va sottolineato – la Russia è maestra indiscussa nel panorama mondiale.
Un po’ d’Italia ha contribuito ad impreziosire lo stile inarrivabile, il dinamismo intellettuale, il fascino del passo a due dei danzatori russi esibitisi sul palcoscenico: l’Orchestra Filarmonica Cilea, diretta da M° Ivan Ciampa, per la prima volta si è cimentata nella forma di accompagnamento di musica del balletto tradizionale.
Che dire di più? Una serata all’insegna dell’arte, nelle espressioni massime della danza e della musica, che il pubblico ha dimostrato di apprezzare con scroscianti applausi.
In conclusione, consentitemi una divagazione.
Un apprezzamento particolare , oltre alla straordinaria bravura, va alla bellezza scultorea e scolpita dei ballerini in scena.
Come dire, anche l’occhio vuole la sua parte!
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