Per far vivere un sorriso basta poco
Per far vivere un sorriso basta poco
di Maura Mollo

16/11/2007 - C’è un luogo a Roma dove il sole brilla anche di notte, e lo fa tutto l’anno. È la locanda dei girasoli, dove la freschezza della vita e il calore di un sorriso accolgono già sulla porta. Definirla ristorante è riduttivo. Prima di tutto è una cooperativa Onlus, fondata dai genitori di un ragazzo affetto da sindrome di Down, che hanno lottato per dare dignità lavorativa, dovuta e meritata, al proprio figlio. E non solo. A sette anni dalla nascita del ristorante, la cooperativa si è allargata per numero di soci, dando la possibilità ad altri ragazzi down di avere un posto di lavoro a tempo indeterminato.
Si potrebbe apprezzare l’idea e tirare dritto, ma c’è dell’altro. La locanda è un ottimo ristorante, in cui poter gustare squisiti piatti mediterranei preparati con prodotti genuini. E ancora, la locanda accontenta tutti, ma proprio tutti. Basta avvertire prima, e si avranno piatti particolari. Perché la locanda dei Girasoli “tiene conto, nella composizione delle portate, delle eventuali intolleranze alimentari o restrizioni di natura etica, religiosa o sanitaria.”
Il problema però c’è. Ed è grave. La locanda rischia di chiudere. I ragazzi non avranno più un lavoro, e finiranno con l’aumentare le fila dei giovani precari e disoccupati. Nessuno potrà più gustare le appetitose pietanze del menù proposto. E ancor peggio si spegneranno quei sorrisi contagiosi che pervadono la locanda e chi ci va a mangiare.
Forse il problema è che non si trova al centro di Roma, sta nel quartiere Quadraro. Eppure vale la pena andarci anche se si abita dall’altra parte della città. Per assaporare oltre alle ottime pietanze, anche la gioia di una serata rilassante. Tra amici.

Per darvi un assaggio:
http://it.youtube.com/watch?v=EswQOJd9Qok
www.lalocandadeigirasoli.it
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