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Redazionale


di Maura Mollo
06/11/2007 - Che a Reggio Calabria la gente abbia molto tempo libero lo si intuisce dal traffico inconsistente che dura tutto il giorno (festivi esclusi). Ma quando piove, la gente trova un motivo in più per non restare a casa. E il traffico raddoppia ma su strade che sono state congegnate per mettere a dura prova anche il più temerario degli automobilisti. Primo esempio lampante, Viale Aldo Moro.
I tombini della strada, perennemente intasati, presentano ormai una capienza simile a quella di un bicchiere. Così non appena la pioggia diventa temporale, l’acqua zampilla minacciosa riempiendo in pochissimo tempo tutto il Viale. I quaranta centimetri d’acqua che trasformano la strada in fiume rischia non solo d’impedire l’attraversamento a qualche sconsiderato pedone che tenta di tornare a casa, ma anche di arrestare le macchine, ormai con l’acqua al posto della benzina. Ma Viale Aldo Moro è solo una delle strade che risente delle piogge.
Eppure, in una città che sta crescendo; in una città che tiene molto alla pulizia delle strade, tanto da far circolare tutta la notte gli addetti dell’impresa sui camion che raccolgono rifiuti, puliscono e lavano le vie; in una città immersa nel futuro in quanto a progetti, la manutenzione degli scoli dell’acqua e dei tombini, non dovrebbe rappresentare un problema insormontabile. Forse, vista l’annosa questione della carenza di acqua in alcune zone della città, a qualcuno è venuto in mente di approfittare delle piogge torrenziali per raccogliere l’acqua e distribuirla a tempo debito.
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