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Redazionale


di Luca Lucente
23/10/2007 - Aspettavo questo film di molte pretese con modesto interesse nella scaramantica speranza che il corso della storia cambiasse in meglio. Probabilmente ci si trova davanti ad uno dei franchise peggio nati e gestiti della storia del cinema, alla fine dei conti serviva proprio questo terzo capitolo? Pare proprio di sì visti impegno e budget profusi per questo seguito. Ho solo note negative o quasi perché non si hanno nuove caratterizzazioni oltre a quelle principali già ben note ai fans e che però sembrano diventare sempre più bidimensionali. Paragonare poi Milla Jovovich a Sigurney Weaver di Aliens mi sembra essere quanto mai facile e allo stesso tempo azzardato ma è colpa del film che copia o meglio, prende spunto evidentemente da altri film invece di approfondire magari altre strade. Ritroviamo la Corporation Umbrella sempre alla ricerca di fonti lucrative ed a capo di folli sperimentazioni genetiche causa ed origine del virus mutante T; orde di infetti che non rappresentano null'altro se non lo spunto d'azione per l'intero svolgimento del film in uno scenario apocalittico che però è solo roba già vista e rivista. La riprova è che un buon impiego di effetti speciali da solo non basta a tenere su una storia che è una grottesca evoluzione di un tema tanto fortunato sulle consolles. Questa volta l'unico argomento valido che tenga in piedi il film è proprio la protagonista, troppo poco però per giustificare forse un quarto episodio. Ultima tessera di un mosaico impazzito, il regista R. Mulcahey autore del primo, rimpianto e mai superato Highlander, qui è perso alla ricerca di una scintilla creativa che sembra non essere mai esistita. Uno spreco nello spreco. Consigliato solo agli appassionati del videogame e solo a loro.
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