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Redazionale


di Luca Lucente
02/10/2007 - Seconda, e sottovalutata da molti, feature di GrindHouse e nuova fatica di Robert Rodriguez, Planet Terror è un omaggio a un cinema ormai estinto, un cinema horror di grana grossa e grottesco che non si risparmia in quanto a scene d'azione, violenza più o meno esplicita, sesso, effetti splatter e una sana dose di divertimento. Rodriguez riesce a mantenere tutto questo più uno solo dei quattro originali finti trailer che GrindHouse nel suo insieme conteneva e forse quello più bello, Machete, interpretato da D.Trejo ed è tutto un esagerato mix di sesso e violenza, irriverente e caustico. Con Planet Terror la trama vede l’esercito con i suoi esperimenti e gli zombie come risultato dei suddetti e in mezzo un pugno di antieroi che hanno il solo scopo di sopravvivere a qualunque costo. Proprio questo aspetto è l'ispirazione per creare e narrare una storia che non lascia un attimo di respiro, senza punti morti ed è come una corsa, un’overdose adrenalinica piena di linee recitate alla perfezione da personaggi essenziali, pungenti ma mai bidimensionali.
Ogni scontro, ogni azione è puro stile Rodriguez e trasuda eccesso, non ci sono buoni o cattivi ma solo gente più decisa di altra. Il cast è di quelli buoni, da scintille, basta elencare solo B.Willis, D.Trejo, R.McGowan, F.Rodriguez, M.Biehn, T.Savini e si potrebbe ancora continuare. Una volta tanto l’azione non è un riempitivo ma tessuto vivo della storia, i dialoghi tarantiniani al punto giusto, l’ultra violenza e la fotografia esageratamente macchiata permettono un’illusione completa. Ottima scelta poi quella del finale aperto che mantiene una speranza (in noi sfegatati almeno) di un possibile anche se improbabile seguito. Planet Terror resta un film la cui visione per cui contenuti è adatta solo a un certo tipo di pubblico ma è anche un grande film di cui molti non si sono ancora accorti e che fortunatamente presto farà ricredere tanti, tantissimi. Scandalosamente divertente!
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