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L’orgoglio cantato
L’orgoglio cantato
di katia Colica

08/08/2007 - Racconta con rabbia, Nino Forestieri; e racconta cantando. La Calabria, dentro le sue narrazioni musicate, si agita per poi assieparsi dietro una cortina di orgoglio, quell’orgoglio mediterraneo che ci porta a sopravvivere ancora; nonostante tutto. “Cipuda e pani”, il suo album presentato nelle scorse due tappe di Palmi e Roccella, e che lo vedrà protagonista a Melicuccà di Dinami il prossimo 8 Agosto, è la sintesi di quella celebrazione dell’onestà calabrese che ancora porta a scommettere su questa terra degli sconfitti. Come recita il famoso detto, meglio un pasto parco e semplice che uno stile di vita corrotto e inquinato. E il percorso narrativo che Nino presenta all’interno del suo spettacolo è lo specchio di questo sentire; i valori della semplicità prendono forma tramite una linea musicale che coinvolge immediatamente la platea. “La scelta di comporre in dialetto” dice a fine concerto, “ è dettata dal desiderio di arrivare al cuore della mia gente. Il dialetto è la lingua degli affetti e attraverso esso posso trasmettere quelle suggestioni che provo ogni volta che una sensazione nasce dalla mia anima per trasformarsi in testo e musica”. Nino Forestieri dopo lo spettacolo è proprio come sul palco: sembra una fiera orgogliosa e indomata, e si aggira tra il pubblico che lo ferma per conoscerlo meglio; sorride con gli occhi attenti e vigili, come se volesse catturare ogni frammento di emozione per poi poterlo trasformare in canzone. E ci riesce sempre, vista la sua produzione considerevole: sono centinaia le canzoni che ha scritto, tutte cariche di energia e impeto. L’augurio è che questa musica di alta qualità (l’artista, per questo progetto musicale ha selezionato i migliori musicisti della regione), riesca a portare in tutto il territorio nazionale l’impronta di questa terra troppe volte battuta, ma mai sconfitta.
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