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Redazionale


di Maura Mollo
09/05/2007 - Autrice: Anne Rice
Tea Edizioni, 1997
€ 8,00
Può un libro, un film mutare leggende vissute per secoli? Anne Rice c’è riuscita con questo libro uscito nel 1976 e divenuto un film di Neil Jordan nel 1994.
Il vampiro non è più Dracula, raccapricciante mostro notturno dallo spiccato accento rumeno, che si può tenere a bada con pesanti collane di aglio, croci e paletti di frassino, ma uno splendido dandy malinconico quanto affascinante e dall’ambigua sessualità.
Al vecchio Dracula stokeriano, la Rice contrappone il giovane Lestat, vero protagonista (seppur raccontato) della narrazione, che si svolge attraverso un’intervista che Louis, suo compagno, rilascia a un giovane giornalista. Un monologo forsennato che abbraccia due secoli di fasti e decadenza in cui emerge un Lestat arrogante, cinico e viziato. Amante della bella vita, dell’arte e della musica, che si nutre di suoi pari per lenire la sua solitudine, e per sentirsi più vicino a Dio. Tuttavia, nel suo inferno privo d’inferno, in fondo anche Lestat anela al calore di un compagno da plasmare e in cui riflettersi per condividere l’eternità.
Con questo primo romanzo che apre le Cronache dei Vampiri, Anne Rice dà vita a un’icona che scalza il vecchio mito di Dracula, trasformando il vampiro in un essere bellissimo che incarna e racconta le tenebre che avvolgono i tempi moderni.
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