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Redazionale


di Enrica Tancioni
12/04/2007 - Ci sono film carini, film divertenti e film impegnati. Dogma non appartiene sicuramente alla terza categoria. Non è il solito film dell’orrore, con demoni, angeli e tutto il resto. Dogma è un film che parla da solo. Certo all’inizio sembra di aver ingerito qualcosa di cancerogeno, dato che si vedono e si sentono cose strane. Per esempio voi, si proprio voi che tutte le domeniche andate in Chiesa, avete mai sentito parlare di Rufus? No. E vi siete mai chiesti chi potrebbe essere la discendente di Gesù? No, neanche questo. Non è Papa Giovanni Paolo II, e neanche Osama Bin Laden! Meglio lasciar perdere e tornare a parlare del film. E’ un lavoro ironico e pungente quanto basta, come una spina di cactus conficcata nel fianco. Forse pecca di troppe storie da narrare che finiscono per annoiare lo spettatore, forse i protagonisti sembrano pecorelle smarrite pronte a flagellarsi pur di ritornare sulla via maestra, di cui si ignora completamente posizione e significato. Forse il film può offendere, ma può anche divertire, basta guardarlo con lo spirito giusto. Il lavoro diverte, perché affronta con ironia l’annoso problema della religione. Grazie anche ai personaggi: Rufus, il tredicesimo apostolo afro-americano estromesso dalla Bibbia per razzismo, due angeli tanto belli, quanto sconosciuti. Per caso avete mai sentito parlare di Ben Affleck e Matt Damon? Come dimenticare poi la protagonista, così dolce e incantevole….ma come si chiama?! Non si possono certamente trascurare i mitici Jay e Silent Bob, protagonisti indiscussi della filmografia di Smith. Scurrili e volgari i Nostri sono sempre invischiati in storie inverosimili e strabilianti, tanto da far pensare allo spettatore di aver fumato qualche spinello di troppo. Ma il personaggio che più colpisce è Dio. Ebbene sì. Per la prima volta Dio è comparso sullo schermo, certo non ha l’effigie tipica della tradizione: candida barba bianca e mani possenti, ma ha fatto la sua figura. Somigliava ad una cantante… Dio è Alanis Morrissette che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non ha detto una parola e nemmeno cantato. Muta. Ma perché? È il caso di dire: “Mistero della fede”. In definitiva Dogma non è un film di fede, ma un film sulla fede, distinzione sottile ma necessaria. Certo alla vista del Buddy Christ il vostro sangue avrà iniziato a ribollire, ma… adesso basta accomodatevi sul divano con una ciotola di pop-corn e guardate in “santa pace” questo meraviglioso film?!
Titolo: Dogma; regia: Kevin Smith; prod: Usa; anno: 1999; interpreti: Kevin Smith, Jason Mewes, Salma Hayek, Linda Fiorentino, Matt Damon, Ben Affleck; durata: 120’
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