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Redazionale


di M. Cristina Scullino
06/04/2007 - “Signorina non si preoccupi, non affonderemo!” Queste le parole che l’intrepido mozzo rivolge alla spaventata e indifesa fanciulla a bordo della Selinunte Jet, il valoroso galeone dello Stretto. E’ una mattina di inizio aprile. Pochi passeggeri salpano dal porto di Messina, in quel viaggio della speranza che li riporterà finalmente a casa, al sicuro nell’abbraccio caloroso della calabra terra natìa. Il cielo è nuvoloso, ha iniziato da poco a piovere. Ma il nemico peggiore è il vento, lui, sempre lui, che soffia inesorabile e crudele, colpendo la piccola imbarcazione con raffiche terribili. Ad ogni onda si sentono dei tremendi cigolii, come se qualcosa si stesse per spezzare da un momento all’altro e i volti dei viaggiatori iniziano a sbiancare. La paura serpeggia anche sottocoperta, ma il capitano è coraggioso e manda i suoi uomini a rassicurare tutti. Del resto, dopo la tragedia del Segesta di qualche mese fa, avvenuta nelle stesse acque e per di più in una limpida e perfetta serata senza ire degli dei, come si fa a restare tranquilli? Non è proprio il caso di scherzarci su. Il comandante poi stamattina sembra avere particolarmente fretta. Avrà qualche appuntamento importante e non vorrà arrivare in ritardo. Per cui la Selinunte solca il mare a tutta velocità, sprezzante del pericolo. Non sarà che l’equipaggio ha visto troppe volte il film”I pirati dei Caraibi”, sognando ad occhi aperti di essere” I bucanieri dello Stretto- la maledizione del ponte fantasma”? Nel film originale si muore e si ritorna dall’aldilà come se niente fosse. Ma tanto a noi che può succedere? Non affondiamo di sicuro! La fanciulla chiude gli occhi e spera che qualcuno gridi”Terra!” entro due minuti. Tra un paio di giorni sarà Pasqua e di fioretti se ne fanno tanti. Con il cuore che va su e giù, la devota donzella giura che se riuscirà ad arrivare sana e salva sulla terraferma, per almeno un mese non tornerà più a Messina. E’ un sacrificio enorme per lei, ma non è questo il momento di essere egoisti. E poi non si può certo perdere il terzo episodio della saga dei Pirati, di prossima uscita, che si intitolerà “Alla fine del mondo!” Bisogna sapere come va a finire la storia. Capitano, per favore, rallenti!
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