quiSpot:
rassegna stampa calabrese
Fonte: Asca
Data: 02/03/2010
Autore:
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Politica
Loiero: sapevo di essere innocente
Catanzaro, 2 mar - ''Sapevo di essere innocente, ma e' bello sentirselo dire da un magistrato terzo, dopo due anni di difficolta' e di sofferenze. Un calvario indicibile.
A un giudizio sereno non poteva che finire cosi'''. Arriva a sentenza la famosa inchiesta denominata ''Why Not'', e si dice sollevato il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, assolto da ogni accusa. E ricorda che l'inchiesta, e' stata avviata a suo tempo da ''un pm divenuto, grazie anche a essa, un protagonista della vita politica del paese''.
''Voglio ricordare a tutti - afferma Loiero - che nel corso di tale inchiesta, oggi azzerata dal Gup per la grandissima parte degli indagati, oltre a essere stato costretto a vivere in un clima di gogna permanente, piuttosto ricorrente nel Mezzogiorno, ho subito intercettazioni e anche una perquisizione di fronte alla mia famiglia che ricordo come una delle cose piu' umilianti e anche un po' strazianti della mia vita. Ho sempre nutrito, tuttavia, un grande rispetto nei confronti della magistratura, quel rispetto inculcatomi dalla mia umile famiglia e dalla scuola che ho avuto da ragazzo la fortuna di frequentare''.
''Non ho mai escluso dall'area del rispetto - aggiunge Loiero - l'ufficio dell'accusa che, sia pure pubblica, e' sempre una parte nel processo. Colgo l'occasione pero' per segnalare all'opinione pubblica che esiste in Italia, specie nel Mezzogiorno, una sparuta pattuglia di Pm, non piu' di due-tre persone, (a cui lo Stato assegna il monopolio della forza legale per sottrarla all'arbitrio dei potenti) che mette sotto accusa i politici per poterne, attraverso immaginarie inchieste, prenderne il posto. Semplicemente sostituirli''.