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rassegna stampa calabrese
Fonte: Giornale di Calabria
Data: 15/02/2010
Autore:
Giornale di Calabria
Scacco ad una banda di rapinatori: 9 arresti dei carabinieri a Rosarno
Provincia: Reggio Calabria
Comune: Rosarno
Argomento: Cronaca
Scacco ad una banda di rapinatori: 9 arresti dei carabinieri a Rosarno

Sgominata un’organizzazione forse legata al clab Bellocco

ROSARNO. Rapine ai Tir, in gran quantità, ma anche un fiorente traffico di droga ed un consistente quantitativo di furti. Aveva varie sfaccettature l’attività del gruppo criminale costituito da esponenti della criminalità di Rosarno sgominato dai carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro con l’operazione Gun Man, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi. Al vaglio di investigatori e magistrati c’é anche l’ipotesi di un collegamento tra la banda e le cosche di Rosarno della ‘ndrangheta. ‘Un’ipotesi credibile - ha detto il procuratore, Giuseppe Creazzo - ma sulla quale, al momento, non abbiamo avuto riscontri, tanto che il fascicolo dell’inchiesta non è ancora stato trasmesso alla Dda di Reggio Calabria”. Gli arresti eseguiti sono nove. Sette delle persone coinvolte sono accusate di avere partecipato direttamente all’organizzazione criminale, mentre altre due sono finite in manette perché, nel corso delle perquisizioni eseguite nell’ambito dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, sono state trovate in possesso di armi clandestine, due fucili ed una pistola, e di alcune centinaia di munizioni. Le indagini hanno preso avvio da una rapina compiuta nel maggio del 2009 a Rosarno ai danni di un autotrasportatore in transito lungo la superstrada Jonio-Tirreno. Altre rapine sarebbero state messe in atto dalla banda sulla stessa superstrada e lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. L’operazione, secondo quanto hanno riferito i carabinieri, ha avuto un effetto preventivo perché ha impedito l’esecuzione di altre rapine che il gruppo aveva già pianificato. “Malgrado agissero in una zona ad alta infiltrazione mafiosa - ha detto il procuratore Creazzo - gli arrestati potevano contare su una certa autonomia. Programmavano continuamente attività criminali e proprio per scongiurare nuovi colpi abbiamo deciso di eseguire gli arresti”. I proventi delle rapine venivano reinvestiti dall’organizzazione nel traffico della droga. A capo della banda ci sarebbe stata la famiglia Cambareri, quattro componenti della quale, Vincenzo, Claudio, Francesco e Vincenzo, di 37, 21, 50 e 22 anni, sono finiti in manette. In provvedimenti restrittivi di cui la Procura aveva chiesto l’emissione al gip di Palmi erano stati 11. Per i due indagati nei confronti dei quali non sono state emesse le ordinanze di custodia cautelare è stato disposto, comunque, l’obbligo di dimora nel comune di Rosarno.