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rassegna stampa calabrese
Fonte: Giornale di Calabria
Data: 27/01/2010
Autore:
Giornale di Calabria
Fatti di Rosarno: la Cgil invita a non mollare la presa
Provincia: Reggio Calabria
Comune: Gioia Tauro
Argomento: Cronaca
Fatti di Rosarno: la Cgil invita a non mollare la presa

Il sindacato di Gioia Tauro chiama le istituzioni ad una assunzione costante di responsabilità


GIOIA TAURO. “È obbligo di tutti evitare il ripetersi di questi eventi. Su Rosarno non deve calare la tensione, soprattutto non è accettabile che il tutto si risolva nel solito scarica barile delle responsabilità”. A sostenerlo è Antonino Calogero, segretario della Cgil della Piana di Gioia Tauro. “Rosarno - aggiunge - in questi ultimi giorni, gradualmente ritrova i suoi colori. Molti ragazzi sfidano le paure ed escono dalla cattività coatta, determinatasi dopo i fatti del 7 gennaio. Da molte parti, si vedono nuovamente arrivare gruppetti sempre più numerosi di ragazzi stranieri. Quanto è accaduto, nei giorni scorsi, non potrà essere cancellato. La triste vicenda della rivolta e della cacciata ha mortificato l’immagine del territorio ed offeso la dignità dell’uomo che soffre lontano dalla sua terra”. “È necessario - afferma Calogero - evitare che una vicenda così drammatica passi presto nel dimenticatoio. Crediamo che si debbano fare tutti gli sforzi possibili per accogliere l’auspicio del Capo dello Stato che si è augurato che gli organi inquirenti riescano presto a verificare i fatti accaduti. Una cosa è certa, che la violenza da qualsiasi parte provenga non aiuta la convivenza civile e l’integrazione”. “Il Governo - prosegue il sindacalista - è artefice morale di quanto è accaduto, perché con le pesanti modifiche alla legislazione sull’immigrazione ha legittimato, di fatto, comportamenti razzisti e xenofobi; perché non ha considerato la risorsa immigrazione come un valore sociale ed economico da integrare, ma come un problema da rimuovere. Il Governo, con continui attacchi alla magistratura ed al rispetto delle leggi, indebolisce di giorno in giorno il vincolo delle istituzioni e dei cittadini al rispetto delle leggi. Anche la Regione, se pur ha prodotto un’eccellente legge sui rifugiati, non è intervenuta sia sul versante che sul versante di idonee misure di controllo nel governo del mercato del lavoro. Pertanto ha la grande responsabilità di non aver voluto osare ad affrontare il problema dei migranti. A questo punto non possiamo fare a meno di chiederci dove stava la coscienza, la sensibilità e la solidarietà dei vertici dell’ispettorato del lavoro e dell’Inps di fronte al dramma vissuto da questi ragazzi sudafricani che sono stati sfruttati e schiavizzati. Da anni, come Cgil, non solo lo denunciamo, ma abbiamo anche rinunciato, con coerenza, a rappresentare il lavoro fittizio, tanto da essere in controtendenza con il resto del Paese”. “Crediamo, come Cgil della Piana - afferma Calogero - che serva un intervento urgente da parte delle Istituzioni (Governo, Regione, Provincia, Comuni), in un confronto serrato con le parti sociali e la società civile (sindacati confederali, organizzazioni datoriali, chiesa, associazionismo). Riteniamo che sia arrivato il momento di discutere su proposte concrete. Per far questo è utile accogliere l’appello dell’Unical che da anni mette a disposizione ricerche, analisi, studi e proposte”. “Serve - conclude Calogero - garantire una vera integrazione, andando al di là del colore della pelle, del credo politico, delle tradizioni e quant’altro”.