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rassegna stampa calabrese
Provincia: Cosenza
Comune: Cetraro
Argomento: Politica
Cetraro: Pecorella,“Forse troppa fretta nel lanciare l’allarme”
Una delegazione della Commissione parlamentare sulle ecomafie ha iniziato giovedì mattina un sopralluogo sulle zone interessate da presunti interramenti di rifiuti radioattivi. La delegazione, guidata dal presidente Gaetano Pecorella, è composta dai deputati Alessandro Bratti (Pd) e Giovanni Fava (Lega) e dai senatori Gennaro Coronella (Pdl), Candido De Angelis (Pdl), Giampiero De Toni (Idv), Daniela Mazzuconi (Pd) e Magda Negri (Pd). Il sopralluogo è iniziato con la visita sulla spiaggia di Amantea dove nel 1990 si spiaggiò la motonave Jolly Rosso. La commissione visiterà poi la zona del torrente Oliva e la cava sequestrata, nella stessa zona, nei giorni scorsi, dove si sospetta siano stati interrati fusti con scorie radioattive che un’inchiesta della Procura di Paola sta cercando di appurare provenissero dalla jolly Rosso. La Commissione parlamentare sulle ecomafie, intanto, disporrà il sequestro di almeno uno dei fusti individuati sul fondo marino a largo di Cetraro, accanto al relitto di una nave che non è stata ancora identificata. Ad annunciarlo è stato il presidente della Commissione bicamerale, Gaetano Pecorella. “Il provvedimento - ha detto Pecorella - è già stato deciso e predisposto e adesso va notificato alle autorità competenti”. Il sequestro della Commissione ha un valore giudiziario. “I sopralluoghi di oggi sono solo l’inizio della nostra attività”, ha poi detto Pecorella. “Dovremo poi acquisire - ha aggiunto - atti delle indagini che risalgono a molto tempo fa. Sentiremo anche il collaboratore di giustizia e i magistrati che indagano sulla vicenda e provvederemo anche ad acquisire almeno uno dei bidoni che è già stato individuato nel filmato”. Su chi provvederà ad effettuare il recupero, Pecorella ha spiegato che “questo non è compito della Commissione. C’é un’attività in corso decisa dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con la Dda di Catanzaro. Sarà portato sicuramente in superficie insieme ad altri elementi utili. Abbiamo ritenuto, dopo un’attenta valutazione, che sia opportuno che la Commissione ne abbia la disponibilità”. Il presidente Pecorella ha poi puntualizzato che “la mia impressione è che si è andati un pò troppo di fretta a lanciare allarmi e a creare problemi alla regione Calabria per ora soltanto su dati da verificare”. “Ritengo - ha aggiunto - che prima di danneggiare sia l’attività turistica che commerciale, bisogna avere certezze e oggi queste certezze non le abbiamo. Anche perché le dichiarazioni del collaboratore, per certi versi, non trovano conferme. Occorre quindi prudenza ed evitare di creare attorno a questa regione una situazione di allarme che poi verrà pagata anche se magari, domani, accerteremo che i sospetti non sono del tutto fondati o che non vi erano sostanze così pericolose come si ipotizzava”. “La manifestazione popolare - ha detto Pecorella - è una giusta presa di posizione per sollecitare l’autorità a fare interventi, ma non deve essere di per sé l’affermazione che certamente quella nave è la nave dei veleni o sia quella di cui ha parlato il collaboratore”. Intanto la Mare Oceano, la nave inviata dal Ministero dell’Ambiente per compiere rilievi sulla zona del relitto individuato a Cetraro è stata costretta, ieri, a rientrare sottocosta a causa del maltempo. Tutta la zona è stata interessata da mare grosso, vento e pioggia. Condizioni che hanno reso impossibile l’inizio delle attività di ricerca sul relitto che avrebbero dovuto cominciare ieri. In un primo momento la nave sembrava fosse destinata a rientrare a Vibo Marina, ma poi, per evitare di impiegare troppe ore per il rientro, è stato deciso di farla fermare sottocosta.