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rassegna stampa calabrese
Fonte: Giornale di Calabria
Data: 22/10/2009
Autore: Redazione
Giornale di Calabria
San Giovanni in Fiore, un progetto per un centro giovanile
Provincia: Cosenza
Comune: San Giovanni in Fiore
Argomento: Legislazione
San Giovanni in Fiore, un progetto per un centro giovanile

Un progetto per la realizzazione di un Centro di Aggregazione Giovanile da realizzare presso l’ex carcere mandamentale del rione S. Francesco, denominato “Evasioni”, è stato ripresentato alla Regione Calabria dall’Amministrazione comunale di San Giovanni in Fiore nell’ambito dell’APQ sulla politiche giovanili nella linea di intervento 2 pubblicata sul Bur Calabria lo scorso mese di agosto. Il progetto è stato presentato nell’ambito di un piano triennale di attività, per un importo complessivo di 1.097.303 euro di cui 800.000 euro per il ripristino della struttura e 297.303 euro per l’impiego di risorse umane nella gestione del centro che sarà a carico del comune. Piena soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Nicoletti e dalla Giunta ma soprattutto dall’Assessore alle Politiche sociali, Tonino Candalise, che vuole, con questa idea progettuale, creare le condizioni perchè i giovani di San Giovanni in Fiore abbiano la possibilità di avere un luogo d’incontro, fucina di idee e sani principi, perchè i giovani possano dare risalto a quanto di buono in loro sicuramente esiste e allontanarli da alcuni cattivi stili di vita. “Prima di essere amministratori - dice l’assessore - siamo padri di figli che vengono contingentati dalle esigenze di una generazione troppo impegnata nella formazione professionale, troppo impegnata nella spasmodica ricerca di uno sbocco occupazionale, nella quale spesso i momenti di socializzazione portano con sé abitudini e comportamenti sbagliati. Ecco perchè vogliamo offrire ai nostri giovani spazi di condivisione di pensieri, energie positive, tempo.” Il progetto ha visto impegnati l’ufficio tecnico e l’ufficio delle politiche sociali del comune. Il primo ha curato la elaborazione progettuale della riqualificazione strutturale dell’ex carcere che prevede la demolizione di ciò che viene ritenuto superfluo e difficile da recuperare per gravi problemi strutturali e le riqualificazione e razionalizzazione di spazi da adeguare a quelle che sono le esigenze emerse dalle attività previste nel centro, utilizzando materiali di moderna concezione e architettura contestualizzata. L’ufficio delle Politiche sociali, invece, ha progettato il piano triennale delle attività, nel quale sono previste attività artigianali, culturali e ricreative. “Soprattutto - afferma l’Assessore Candalise - il centro avrà la duttilità di essere utilizzato come fucina e laboratorio di idee da sviluppare attraverso l’utilizzo di spazi arredati con laboratori, una sala multimediale, una sala per dibattiti e proiezioni, spazi all’aperto liberi e terrazzati dove praticare ogni sorta di attività e dove è previsto un front-office che funzionerà come sportello informa-giovani”.