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rassegna stampa calabrese
Fonte: Giornale di Calabria
Data: 21/10/2009
Autore: Redazione
Giornale di Calabria
Rende, Unical: un convegno sui protagonisti calabresi della chimica
Provincia: Cosenza
Comune: Rende
Argomento: Università
Rende, Unical: un convegno sui protagonisti calabresi della chimica

Tra i protagonisti della chimica italiana e internazionale ci sono anche illustri studiosi calabresi che, tra l’‘800 e il ‘900, assicurarono un importante contributo alla crescita di questa scienza. Nomi come quelli di Raffaele Piria, Sebastiano De Luca e Vincenzo Cagliati, infatti, meritano di essere ricordati e posti all’attenzione generale come esempi di dedizione e di capacità scientifica. Anche di questi insigni studiosi e di quanto efficacemente operarono nel loro campo, spesso in contesti e situazioni non semplici, ottenendo risultati di tutto rilievo, si occuperà il convegno “Esempi di Scienza e Umanità nella Chimica Italiana dell’Ottocento e del primo Novecento”, in programma venerdì 23 ottobre nell’Aula Magna. L’iniziativa, organizzata dalla Società Chimica Italiana e dall’Università della Calabria nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della Società Chimica Italiana, prevede la partecipazione del prof. Luigi Campanella, Presidente della Società Chimica Italiana, e del Prof. Luciano Caglioti, Professore Ordinario di Chimica Organica presso l’università “La Sapienza” di Roma. “L’incontro, - spiega una nota - , vuole ricordare il contributo dei chimici calabresi dell’ottocento e del primo novecento allo sviluppo della chimica in Italia ed in Europa. Raffaele Piria e Sebastiano De Luca, con il loro contributo scientifico ed umano e con le loro opere svolte presso le università del nord (Pisa e Torino) e del sud (Napoli), furono essenziali per la crescita di questa scienza. La loro azione interagì con gli eventi storici e sociali dell’Italia del tempo. Anche Vincenzo Caglioti, in epoca successiva onorò la Calabria con la sua opera di Chimico presso l’Università di Roma e contribuì allo sviluppo della sua terra organizzando e dirigendo per lunghi anni l’Istituto della “Opera Valorizzazione Sila”. Era l’epoca in cui lo studio della chimica, a livello universitario, in Calabria non esisteva. Per poter approfondire gli studi scientifici, infatti, era necessario emigrare. Si emigrava anche dopo aver imparato a coltivare l’amore e l’impegno per questa scienza. È stato così fino agli anni ‘70, quando con l’istituzione dell’Università della Calabria sono nati prima il Dipartimento di Chimica, poi quello di Ingegneria Chimica e di Scienze Farmaceutiche che hanno reso possibile ai calabresi lo studio della Chimica e la pratica stessa della disciplina nella loro terra. La sessione pomeridiana prevede una Tavola Rotonda dal titolo “Innovazione nelle produzioni agroalimentari e la ricerca scientifica”.