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rassegna stampa calabrese
Provincia: Vibo Valentia
Comune: Vibo Valentia
Argomento: Scuola
Vibo Valentia: “La scuola e´il cardine di un Paese civile”
“La scuola è il cardine di un paese civile e non possiamo assistere in silenzio allo stillicidio dei docenti fatto dai tagli del Governo”. Così il Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero è intervenuto all’incontro dei dirigenti scolastici regionali che si è tenuto all’Hotel 501 di Vibo Valentia. “La scuola - ha affermato il Presidente - è competenza dello Stato e ne siamo contenti perchè tiene unito il Paese. Oramai è una battaglia quella di tenere unita l’Italia, portata avanti solo dalla scuola. La lingua italiana che si studia a scuola accomuna sentimenti, ragioni, interessi e non può essere trascurata a vantaggio dei dialetti, come sento dire da alcuni esponenti del Governo. La Regione ha investito e continua a investire molto nella scuola, soprattutto dinanzi all’atteggiamento nazionale che la penalizza”. Quasi sette mila ragazzi mandati in viaggio studio all’estero, 15 milioni di euro per combattere la dispersione scolastica, 10 milioni per interventi a favore di studenti diversamente abili e ora la teacher card, che permetterà a migliaia di insegnanti di usufruire di un vaucher di 1.500,00 euro per l’aggiornamento didattico. Sono solo alcune delle misure a sostegno della scuola varate dalla Regione Calabria. Tanto che, per il direttore scolastico regionale Francesco Mercurio, “la Regione sta dando una collaborazione concreta in momento difficile”. Presto, inoltre ci sarà un bando per le ore formative pomeridiane che cercherà di assorbire quei docenti rimasti senza lavoro a causa dei tagli fatti dal ministro Gelmini. A proposito dei tagli secondo Loiero chiudere le scuole nelle aree periferiche, come si sta facendo in Calabria è un errore catastrofico da parte del Governo perchè ne peggiora le condizioni emarginazione sociale. “Ho fatto notare al ministro Maroni - ha detto il Presidente - che se in certe aree non si investe in formazione e scuola, ne paga un prezzo altissimo tutto il Paese, in termini di sicurezza: perchè un ragazzo in condizioni di disagio, davanti a uno Stato che lo allontana e lo esclude, trova invece un anti-Stato che lo accoglie. Su tutto - ha concluso Loiero - si può fare battaglia ideologica, ma non sulla scuola”.