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rassegna stampa calabrese
Provincia: Reggio Calabria
Comune: Reggio Calabria
Argomento: Cronaca
Reggio Calabria: Arrestato il presunto boss Luciano Lo Giudice
La Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria ha eseguito un sequestro di beni nei confronti di presunti appartenenti alla cosca Lo Giudice della città dello Stretto. Il provvedimento della magistratura, assunto a conclusione di indagini della stessa polizia, ha portato anche all’arresto di Luciano Lo Giudice, 35 anni, ritenuto il capo dell’omonima famiglia alleata, con la consorteria Condello. Il giovane è indagato per il reato di intestazione fittizia di beni. Secondo il capo della Squadra Mobile Renato Cortese una serie di attività economiche erano state intestate a terzi per evitare controlli da parte dello Stato e, soprattutto, per impedire di accettarne la provenienza. I beni sequestrati ammontano a quindici milioni di euro. Tra i beni sottoposti a sequestro figurano un bar pasticceria situato nei pressi della stazione ferroviaria di Reggio Centrale, un’officina di rimessaggio dello scalo marittimo della città dello Stretto e una concessionaria di auto di lusso a Milano. Due persone, a cui erano stati fittiziamente intestati i beni, sono state anch’esse destinatarie del provvedimento di limitazione della libertà personale emesso dal gip della Direzione distrettuale antimafia reggina. Ai due sono stati concessi gli arresti domiciliari. “L’arresto del boss della ‘ndrangheta Luciano Lo Giudice e il conseguente sequestro dei beni è un’ulteriore dimostrazione della veloce e giusta applicazione delle norme varate dal Governo. Lo afferma il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, commentando gli arresti effettuati dalla Squadra Mobile e coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. “Occorre proseguire su questa via - continua il Guardasigilli - confiscando e riutilizzando i beni accumulati illecitamente dalla criminalità organizzata e togliendo così alla ‘ndrangheta la possibilità di usufruire dei proventi delle sue attività delittuose”. “Esprimo soddisfazione e plauso - conclude Alfano - alla Polizia e alla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria per la brillante operazione e per avere inferto quindi un micidiale colpo alle cosche calabresi, sfruttando concretamente le nuove opportunità individuate dalle norme approvate da questo Governo”.