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rassegna stampa calabrese
Fonte: Giornale di Calabria
Data: 20/10/2009
Autore: Redazione
Giornale di Calabria
Catanzaro: Loiero, “Berlusconi venga in Calabria”
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Politica
Catanzaro: Loiero, “Berlusconi venga in Calabria”

“Pretendiamo che il Governo nazionale, nella figura del suo presidente, si occupi in prima persona del problema dei rifiuti nocivi in Calabria, così come è già successo per i fatti dell’Abruzzo e della Sicilia”. Il presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, è categorico: il tema dei rifiuti radioattivi sepolti nella terra calabrese o in mare deve essere seguito direttamente dal presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi. Una presa di posizione netta, assunta dal governatore calabrese nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri mattina a Catanzaro. E rispetto alla visita del sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia, in programma per mercoledì in Calabria, Loiero è altrettanto categorico: “L’attenzione del Governo sembra insufficiente, con tutto il rispetto per il sottosegretario”. Il presidente è chiaro nell’evidenziare che “questa è una condizione assolutamente inedita, perchè non ci si è mai trovati a difenderci da navi affondate contenenti scorie nocive, se così è. Il Governo dovrebbe iniziare un percorso sperimentale, perchè chissà a quanti potrebbe appartenere questo problema”. Loiero ha ripercorso le attività portate avanti dalla Regione per affrontare questo problema, a partire dal finanziamento delle attività gestite dall’Arpacal che hanno permesso di individuare il relitto al largo di Cetraro. Per questo, il presidente della Regione ha evidenziato di avere inviato lo scorso 16 settembre una lettera al presidente Berlusconi e per conoscenza al presidente della Repubblica, Napolitano, per chiedere “la predisposizione e l’attuazione di un piano nazionale per l’individuazione, la ricognizione, la caratterizzazione e la bonifica dei siti marini e terrestri, d’intesa con la Regione”. Alla lettera era stata allegata la delibera della Giunta municipale del 14 settembre, nella quale veniva evidenziata la necessità di riconoscere lo stato di emergenza. “Ma lo stato di emergenza - ha sottolineato il governatore - che può riconoscere il governo nazionale deve essere basato su dati certi, e fino a quando questo non avverrà, ad esempio con il recupero di un fusto contenente scorie, non è possibile dichiararlo”. Loiero è certo delle corrette iniziative portate avanti in questo settore dal suo esecutivo. “Abbiamo avuto limiti in questi cinque anni - ha affermato - ma su questo problema che ci è scoppiato tra le mani siamo stati assoluti protagonisti”. E se da questo punto di vista Loiero è soddisfatto, il presidente si dice preoccupato per i risvolti che potrebbero esserci rispetto alla possibile presenza dei rifiuti radioattivi sotto terra o in mare: “Il mormorio c’era da alcuni anni - ha dichiarato - e negli ultimi tempi era diventato più intenso. Noi abbiamo fatto una scelta dolorosa, sapendo dei possibili risvolti negativi anche sul turismo, ma ci siamo preoccupati della salute dei cittadini e non abbiamo pensato all’effetto che farà. La nuova amministrazione si preoccuperà di come affrontare questo problema”. L’appello, forte e deciso, al presidente Berlusconi è stato lanciato. Loiero non ha dubbi: “Il presidente venga in Calabria, altrimenti ci sentiamo abbandonati. Qualunque cosa faccia il Governo noi vogliamo esserci dentro, anche se ci sarà la nomina di un commissario non può non essere coadiuvato dalla Regione”. Nel frattempo la nave “Mare Oceano” di proprietà della società Geolab di Napoli, specializzata in ricerche e analisi sottomarine, è giunta nel porto di Vibo Valentia da dove poi ripartirà per raggiungere la zona al largo di Cetraro in cui è stato individuato il relitto che si sospetta possa contenere rifiuti pericolosi. Le ricerche sul fondale marino al largo di Cetraro saranno effettuate tramite un robot “Rov” (Remotely Operated Vehicle) di quarta generazione in grado di operare in profondità e di trasmettere immagini ad alta definizione, operando prelievi, carotaggi e rilevazioni di radioattività. Le attività saranno svolte sulla base delle indicazioni della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro che coordina le indagini sul relitto. Già nei giorni scorsi i magistrati della Dda avevano indicato come priorità il prelievo di alcuni fusti per accertare il contenuto e successivamente l’esatta identificazione del relitto trovato al largo di Cetraro. La nave attrezzata per prospezioni sottomarine “Oceano Mare” “inizierà la sua attività nell’area del relitto della cosiddetta “nave dei veleni”, giacente al largo delle coste di Cetraro, nei prossimi giorni. La Mare Oceano, lunga 78,8 metri, è dotata di un sistema di Posizionamento Dinamico (DP - Dynamic Positioning System), delle più moderne attrezzature di prospezione sottomarina e di un veicolo sottomarino filoguidato (ROV - Remotely Operated Vehicle) di elevate prestazioni e in grado di lavorare a profondità sino a 2000 metri. Il Rov è lungo tre metri e largo circa due, pesa 3500 chilogrammi. Si muove a una velocità di circa tre nodi ed è dotato sia di telecamere sia di un braccio meccanico. Viene guidato dalla Oceano Mare attraverso un collegamento via cavo. Intanto oggi i sindaci del Tirreno Cosentino si incontreranno alle ore 14 a Roma in piazza Colonna, di fronte alla sede del Consiglio dei Ministri, per una manifestazione finalizzata “a sollecitare il Governo ad un’azione immediata ed efficace in merito alla grave questione del relitto ritrovato al largo di Cetraro: la cosiddetta “nave dei veleni”. Gli stessi sindaci, che nei giorni scorsi hanno costituito un comitato permanente, hanno convocato per tale occasione i deputati ed i senatori eletti in Calabria per coordinare azioni comuni che incalzino l’esecutivo nazionale sulla vicenda, al fine di adempiere alla diffida inoltrata alla Presidenza del Consiglio, con la quale hanno intimato al Governo a rimuovere il relitto ritrovato al largo di Cetraro. Nel documento che i sindaci del Tirreno Cosentino hanno inviato ai parlamentari calabresi si sottolinea la gravità della situazione e la necessità di interventi immediati sulla vicenda “Nave dei Veleni”. Nella nota infatti si legge. “Per fugare ogni dubbio e per restituire serenità ai cittadini di questo territorio - si legge nel documento - occorre agire con urgenza, rimuovendo il relitto ed effettuando tutte le analisi e gli accertamenti che il caso impone, nonché bonificando la zona interessata. È necessario pertanto che il Governo agisca immediatamente. Non potendo procrastinare oltre questo intervento, convochiamo i deputati ed i senatori calabresi ad un incontro da tenersi a Roma, martedì 20, alle ore 14,00 in Piazza Colonna al fine di adempiere alla diffida con la quale i Sindaci intimano al governo nazionale a rimuovere il relitto ritrovato a largo di Cetraro, che si allega, e coordinare azioni comuni che incalzino il Governo. Saremo presenti con le fasce tricolori! I cittadini di questo territorio non possono aspettare oltre; non possono tollerare ulteriori ritardi o ambiguità dalle istituzioni governative; non possono, come avvenuto in passato, essere abbandonati al proprio destino. È necessario che il Governo intervenga con la massima urgenza, così come è intervenuto in situazioni analoghe, affinché quella della “nave dei veleni” diventi una priorità nazionale, una vicenda non solo calabrese ma che riguarda i cittadini italiani tutti”.