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rassegna stampa calabrese
Fonte: Area Locale
Data: 20/10/2009
Autore: Re.Al
Area Locale
Altomonte vuol dire INAP cioe´ Pane
Provincia: Cosenza
Comune: Altomonte
Argomento: Alimentazione
Altomonte vuol dire INAP cioe´ Pane

Lo scorso 8 ottobre, si è costituito presso la CastAlimenti di Brescia un organismo che, anche attraverso l'utilizzo della tecnica dell’analisi sensoriale, possa promuovere le qualità dei pani italiani presso un pubblico di consumatori e addetti ai lavori sempre più ampio e competente.

Per la sede istituzionale dell'Istituto Nazionale Assaggiatori Pani è stato scelto il Museo del Pane di Altomonte (CS).

Principale imputato delle diete dimagranti; considerato alla stregua di una semplice comparsa nei vari fast consumption; declassato dagli stessi nuovi padri panificatori che, pur di svolgere un lavoro più facile e tranquillo, ne hanno impoverito l'elaborazione, fino a svestirlo di moltissi­me qualità.

Solo chi appartenente alle classi precedenti il ’70 (del secolo scorso) può vagamente ricordare i profumi e i sapori dei forni di un tempo; ma purtroppo, i più vecchi hanno un ricordo sempre più lontano e i più giovani l’hanno vissuto poco. Questi ricordi-profumi non erano altro che la capacità innata nel discernere il buono dal cattivo, il fresco dallo stantio, il saporito dallo scontato ecc..

Oggi i nostri figli non possiedono più termini di paragone, tutto e più salato, più “saporito”, più croccante. Tutte sensazioni che imitano in malo modo la genuinità. La missione fondamentale degli adulti di oggi è quindi quella di consegnare ai nostri figli gli strumenti utili al giusto discernimento.

In conseguenza di ciò è sempre più difficile disporre di strumenti utili a riconoscerne la qualità.

L'attività, che questa costituita INAP svolgerà, è imperniata sulla formazione di un pool di assaggiatori di pane affidabili e riconosciuti, specificatamente preparati ed esaminati, attraverso la realizzazione di appositi corsi per aspiranti assaggiatori; con lo scopo di promuovere, diffondere, ampliare e valorizzare la cultura del pane e delle produzioni panarie in generale; alla luce delle metodologie di assaggio più avanzate e della considerazione del prodotto panario, come espressione della tradizione e della realtà del proprio territorio.

Gli intenti dei soci fondatori, che hanno indicato Altomonte come sede istituzionale, sono orientati a rispondere all’esigenza di rendere disponibile un corpo di assaggiatori affidabili e riconosciuti, perché specificatamente preparati ed esaminati, atti a svolgere la delicata e impegnativa funzione. Lo scopo è cercare di attivare un confronto tra conoscitori delle caratteristiche gustative e delle tecnologie di produzione, offrendo un osservatorio sulla qualità ottenibile da una filiera rintracciabile e chiara.

A tal proposito, si istituiranno corsi specialistici per i soci, a tutti i livelli, al fine di dare loro una preparazione generale, che sia il più possibile unitaria; di contribuire a una sempre maggiore e migliore affidabilità in sede di valutazione, offrendo un continuo aggiornamento sotto il profilo metodologico. Verrà creato e gestito un registro nazionale, allo scopo di tutelare il titolo "Assaggiatore di Pane" e le sue prerogative, instaurando rapporti di fattiva collaborazione con altre organizzazioni omologhe, enti, istituzioni, associazioni ed attività editoriali.

L’autorevolezza dei soci membri non lascia adito a dubbi circa la serietà dell’iniziativa: si va da Piergiorgio Giorilli, l’eminente maestro panificatore italiano apprezzato e riconosciuto a livello mondiale, a Carlo Veggetti e Paolo Pagani, di Paillasse Italia; dal prof. Andrea Giomo, docente esperto di analisi sensoriale, al prof. Franco Antoniazzi, tecnologo alimentare di chiara fama; dal Direttore Walter Cricrì, altra eminenza nel campo dell’analisi sensoriale, artefice ed ideologo dell’Associazione; al Presidente di INAP, cav. Vincenzo Barbieri, Assessore al Turismo del Comune di Altomonte e, soprattutto, imprenditore nel campo alberghiero e della ristorazione, nonché ideatore della Gran Festa del Pane, che, seppur ancora “giovane” (è giunta alla 3° edizione), ha già riscosso interesse internazionale per il suoi variegati contenuti.