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rassegna stampa calabrese
Fonte: Il Crotonese
Data: 19/10/2009
Autore: F.Ped.
Il Crotonese
Isola Capo Rizzuto: Intossicazione alimentare, al centro Sant´Anna 95 casi
Provincia: Crotone
Comune: Isola Capo Rizzuto
Argomento: Cronaca
Isola Capo Rizzuto: Intossicazione alimentare, al centro Sant´Anna 95 casi

È tutto sotto controllo, dicono all’Azienda sanitaria. I profughi che hanno accusato sintomi di intossicazione alimentare stanno bene e non c’è stato neanche bisogno di ricoverarli in ospedale. È successo nella notte tra sabato e domenica scorsi, quando alcuni ospiti del Centro per immigrati di Sant’Anna hanno cominciato ad accusare dolori addominali. Alla fine se ne contavano novantacinque, cioè oltre un decimo della popolazione complessiva della struttura che in questi giorni ammonta a 890 unità.
L’allerta alimentare è stato lanciato lunedì sera con un fax al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale. Il giorno dopo i tecnici del Settore igiene degli alimenti, Tonino Borrelli ed Emanuele Rondinelli, si sono recati sul posto insieme al responsabile della struttura sanitaria di Isola Capo Rizzuto, dottor Franco Bonofiglio. Ma non c’era molto da controllare. Il servizio mensa è infatti garantito dall’esterno ed i pasti arrivano sigillati.
Per questo motivo l’attenzione è stata rivolta fuori dal Centro, alle aziende di catering che riforniscono la struttura. A questo punto è entrato in azione il Servizio veterinario, con il responsabile dell’area Igiene degli alimenti, dottor Rocco Antonio Savoia, che ha disposto il campionamento di una vasta gamma di alimenti presso le tre aziende che forniscono quotidianamente i pasti. Campioni di prodotti ittici, caseari, carne, uova ed insaccati sono stati inviati a Catanzaro e da qui dirottati all’Istituto zooprofilattico di Portici, in provincia di Napoli. Le analisi diranno se i problemi fisici accusati dagli immigrati erano dovuti ad alimenti scaduti o in cattivo stato di conservazione.
All’Asp hanno qualche dubbio in merito, dopo aver verificato che le tre aziende operano nel rispetto delle norme in materia igienico-sanitaria; peraltro sono le stesse che riforniscono le mense scolastiche della città. E poi c’è un particolare curioso: i novantacinque immigrati che hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari sono tutti maschi. Insomma, qualcuno avanza il dubbio, sempre che si tratti di tossinfezione alimentare, che abbiano rimediato all’esterno qualcosa da mangiare non proprio commestibile.