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rassegna stampa calabrese
Fonte: Giornale di Calabria
Data: 16/10/2009
Autore: Redazione
Giornale di Calabria
Catanzaro: Fondazione Campanella, segnalato un presunto danno erariale di 90 milioni
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Cronaca
Catanzaro: Fondazione Campanella, segnalato un presunto danno erariale di 90 milioni

Un danno erariale di 90 milioni di euro, riferibili alle prestazioni rese con i fondi del servizio sanitario della Regione Calabria, è stato segnalato dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro alla procura regionale della Corte dei Conti della Calabria. Secondo gli inquirenti, il danno sarebbe stato cagionato da una lunga serie di finanziamenti illegittimi erogati dalla Regione Calabria a favore della fondazione “Tommaso Campanella”, ubicata nel nuovo polo infrastrutturale di Germaneto, alla periferia di Catanzaro. La fondazione era stata costituita nel 2004, a seguito di un protocollo d’intesa siglato tra la Regione e l’università “Magna Graecia” di Catanzaro, al fine di realizzare e gestire in Calabria un Centro oncologico “d’eccellenza” destinato a trasformarsi in istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (I.r.c.c.s.), finalizzato allo studio ed alla cura dei tumori. Secondo i finanzieri, la struttura sanitaria, che pur svolgendo un servizio evidentemente pubblico, è una persona giuridica di natura privata e, come tale si è comportata, ad esempio, nelle assunzioni del proprio personale, è stata beneficiaria, a far data dal 2005, di cospicui finanziamenti pubblici. Le erogazioni, secondo le Fiamme Gialle, sono state effettuate dalla Regione nonostante l’evidenza che la fondazione “Campanella” fosse priva degli indispensabili requisiti autorizzatori, stabiliti dalla legge, sia per esercitare l’attività medica, che per operare per conto ed a carico del servizio sanitario pubblico. In proposito, gli accertamenti dei finanzieri avrebbero evidenziato come la fondazione fosse priva sia di “autorizzazione”, che di “accreditamento”. Sempre secondo la Guardia di Finanza, L’erogazione di risorse pubbliche così ingenti da parte della Regione Calabria, “si è rivelata particolarmente inefficiente e dannosa, se si considera che l’analisi delle rendicontazioni contabili della fondazione rivelano chiaramente come tali risorse milionarie (volte a soddisfarne i “costi”) siano sempre risultate pari al doppio del valore delle prestazioni sanitarie effettivamente somministrate”. Significativo ed emblematico viene considerato anche il fatto che la fondazione, nata per curare i tumori, in realtà avrebbe dedicato a tale fine meno del 50% della sua attività. Inoltre, la vera e propria “ricerca scientifica” in materia oncologica (che sarebbe dovuta essere la peculiarità dell’ente) è risultata, per qualità e misura, “trascurabile, aleatoria e minimale” rispetto al complesso delle prestazioni fornite dalla fondazione. In definitiva, secondo le Fiamme Gialle, l’erogazione da parte della Regione Calabria di notevoli finanziamenti alla fondazione “Tommaso Campanella” “rappresenta un evidente impiego non funzionale e non efficiente delle pubbliche risorse, ancor più se si tiene conto che sono state erogate ad un soggetto privato non titolato a percepirle”. Intanto sono sei i dirigenti generali del dipartimento della Salute della Regione Calabria, alternatisi dal 2005 ad oggi, che sono stati segnalati dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Ginanza di Catanzaro alla Procura regionale della Corte dei Conti.