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rassegna stampa calabrese
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Politica
Catanzaro: Ponte sullo Stretto, Berlusconi annuncia, “A dicembre il via ai lavori”
“A dicembre e gennaio cominceremo un’altra infrastruttura, che è il ponte sullo stretto”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso del suo intervento al convegno a Villa Madama, alla conferenza di presentazione dei piani di sviluppo di Malpensa e Fiumicino. “Il governo ha ancora davanti a se un lungo tratto per essere operativo”, ha aggiunto il premier. “Il nostro Paese si deve svegliare da un lungo sonno che lo ha portato anche ad avere condizioni di bilanci negative”. L’Italia, aveva detto precedentemente il presidente del Consiglio, ha un “gap infrastrutturale, della logistica della mobilità” che rappresenta una vera propria “strettoia” che ha finora “impedito di sfruttare a pieno le ricchezze” del nostro Paese che potrebbero attirare ancora più turisti e investitori. Un gap, ha concluso, che noi dobbiamo “superare”. La prima opera che sarà realizzata nel contesto del progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina, “sarà lo spostamento della linea ferroviaria nei pressi di Villa San Giovanni: un lavoro propedeutico per il cantiere principale di lavoro”. È quanto ha affermato l’ad. della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, incontrando i giornalisti in occasione della presentazione del piano di investimenti di Adr e Sea. Lo spostamento della linea ferroviaria, che costerà 30 milioni di euro già disponibili, sarà realizzato dallo Stretto di Messina d’accordo con le Ferrovie dello Stato. L’obiettivo è di iniziare i lavori tra dicembre e gennaio: un obiettivo al quale ci siamo impegnati, ha sottolineato Ciucci e siamo nella fase finale del progetto esecutivo. Il top manager ha poi chiarito che mentre va avanti la progettazione dell’opera principale si può partire con una serie di opere a terra che rappresentano ben un terzo dell’intero progetto da 6 miliardi di euro. “Entro il 2010 partirà il cantiere principale ma le procedure devono viaggiare in modo rapido da parte nostra come da parte degli altri”. “Ci sono opere che si possono anticipare mentre va avanti la progettazione dell’opera principale”: E ricordando che il progetto era stato accantonato, Ciucci ha detto: “ora siamo ripartiti”. “C’è un nuovo accordo con il General Contractor, Eurolink (dove partecipano i più grandi costruttori, ndr) e Parsons trasportation (una società specialita in ponte sospesi). “Berlusconi annuncia il Ponte ma troverà un muro di persone a sbarrargli la strada, determinate più che mai a difendere il loro territorio da mostri di cemento inutili, dannosi e pericolosi. Al Sud occorre altro: le ingenti risorse per il Ponte devono servire per un serio piano di tutela del territorio e di messa in sicurezza del patrimonio edilizio e per qualificare, migliorare e potenziare le strade e le ferrovie, che sono il vero colabrodo strutturale del Mezzogiorno”. È quanto afferma Michelangelo Tripodi, responsabile Mezzogiorno del PdCI. “Il Ponte sullo Stretto - continua Tripodi - sta al Meridione come la mafia sta alla democrazia. Tragedie come quella di Messina, che sono l’emblema dello scempio ambientale prodotto nel Sud Italia, non possono passare in cavalleria. Chiamiamo a raccolta tutti i cittadini, calabresi e siciliani in primis - conclude Tripodi - affinché il Meridione non perda il più bel affaccio in mare che la natura gli ha dato in dono e che sarebbe un vero delitto violentare”. “È davvero singolare che l’ennesimo proclama di Silvio Berlusconi sul Ponte di Messina sia arrivato proprio nel giorno in cui l’associazione dei costruttori denuncia il totale azzeramento dei fondi per l’Anas. La Finanziaria prosciuga infatti il contributo per gli investimenti stradali che Giulio Tremonti aveva già provveduto, l’anno scorso, a decurtare del 15 per cento. Il Cavaliere dice che il debito pubblico non impedisce gli investimenti. È vero, a farlo è solo il governo”. Lo afferma Sergio D’Antoni, responsabile Mezzogiorno del Pd. “La verità è che questo esecutivo a trazione leghista vede il Sud come fosse una colonia, una realtà lontana e intrinsecamente sottosviluppata, di fronte alle quali vicissitudini non si risponde con interventi di merito, ma con annunci roboanti di magniloquenti opere di regime. In tempi difficili come questi, le poche risorse a disposizione vanno concentrate su obiettivi prioritari, quale sarebbe un piano su vasta scala di risanamento delle aree a rischio idrogeologico. Come ha detto il Capo dello stato, le sciagure non si evitano con opere faraoniche, ma mettendo in sicurezza i territori”. “Berlusconi vuole sperperare i soldi dei cittadini italiani mentre la vera priorità dell’Italia e del Sud, come ha dimostrato la recente tragedia di Messina sono le infrastrutture da sempre inesistenti, come la messa in sicurezza del territorio e la lotta al dissesto, le ferrovie e gli acquedotti”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Angelo Bonelli commentando le dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi. “Con i 7 miliardi di euro che servono per un’opera inutile e dannosa in Italia si sarebbero potuti costruire ben 80 chilometri di metropolitane e acquistare 27.000 autobus ecologici - spiega il leader verde -. Ossia rivoluzionare il traffico nelle nostre città”. “Di fronte al dissesto idrogeologico che mette a repentaglio tantissime aree del Paese quella di costruire il Ponte sullo Stretto di Messina è una scelta incomprensibile ed irresponsabile - ha concluso Bonelli -. Per questa ragione noi Verdi ci opporremo con tutti i mezzi, anche giuridicamente, alla costruzione di questa opera inutile e dannosa per l’ambiente. Piuttosto il governo pensi a mettere in sicurezza il territorio”. “Parlare del ponte oggi è pura follia. I morti di Messina devono farci capire che è necessario, prima di ogni altra cosa, mettere in sicurezza il territorio. Per questo ci vogliono tante risorse, anche quelle che sono state stanziate per il ponte”. Lo dice in una nota il presidente dei senatori dell’Udc, Gianpiero D’Alia, che aggiunge: “In un momento come questo non è serio parlare di questa grande opera, che peraltro non ha perfezionato il suo iter progettuale, non è finanziata integralmente e che soprattutto dovrebbe sorgere in un contesto ambientale degradato come quello siciliano e calabrese. Sarebbe come affondare un coltello in un panetto di burro. Dopo la tragedia di Messina le priorità sono cambiate, prima di tutto - conclude D’Alia - è necessario rendere sicuro il territorio e poi pensiamo al ponte, evitando così altri atti abnormi di pura incoscienza politica”. Roberto Della Seta, capogruppo del Pd nella commissione Ambiente del Senato, sostiene che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi “é davvero spudorato ad annunciare che entro dicembre cominceranno i lavori per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, specie se si considera che nella finanziaria 2010 i fondi per la difesa del suolo sono passati da 540 a 120 milioni, cioè ridotti a un quarto, e che lo stato delle infrastrutture, e in particolare delle ferrovie, della Calabria e della Sicilia, è a dir poco penoso”. Per Della Seta, “le urgenze per il Mezzogiorno sono le infrastrutture di trasporto e, come la tragedia dell’alluvione a Messina ha messo drammaticamente in luce, investimenti per la messa in sicurezza del territorio”. “Senza investimenti adeguati sulle infrastrutture, visto che la ristrutturazione della Salerno-Reggio Calabria non sarà finita prima di 7-8 anni, lo sviluppo del Sud rischia di rimanere al palo. Altro che ponte di Messina, le priorità per il Mezzogiorno - conclude Della Seta - sono davvero altre”.