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rassegna stampa calabrese
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Cronaca
Catanzaro, studente ucciso al Centro commerciale: condannato il minore rom
È stato condannato a 14 anni e 15 giorni di galera il diciassettenne catanzarese di etnia rom accusato - in concorso con il padre ed il cognato - dell’omicidio di Massimiliano Citriniti, catanzarese, studente universitario di 24 anni, assassinato con una stilettata al cuore il pomeriggio del 22 febbraio scorso fuori dal Centro commerciale “Le Fornaci”, a Catanzaro Lido. Il giudice dell’udienza preliminare presso il tribunale per i minorenni, Carlo Caruso, ha riconosciuto il giovane colpevole di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e porto di coltello, come richiesto dal pubblico ministero Simona Rossi, al termine del giudizio abbreviato (il rito alternativo è valso uno sconto di pena), voluto dal difensore del minorenne l’avvocato Gregorio Viscomi, che ora attenderà le motivazioni della sentenza per proporre appello. Il diciassettenne, e suo cognato di 23 anni Gianluca Passalacqua, sono stati i primi ad essere accusati del delitto Citriniti. I due finirono in manette a poche ore di distanza dal tragico fatto di sangue. Due giorni dopo il gip per i minorenni, Teresa Chiodo, dispose la custodia cautelare in carcere per il giovane rom, come fece anche il gip per gli adulti nei confronti di Passalacqua (entrambi i provvedimenti sono stati poi confermati dal tribunale del riesame il 10 marzo scorso). Il minorenne davanti al gip si era avvalso della facoltà di non rispondere, dopo che invece, nella notte fra domenica e lunedì, sentito dai poliziotti, aveva spiegato che fra lui e la vittima, il pomeriggio precedente attorno alle 19, all’interno del centro commerciale c’era stato uno screzio per via di uno scherzo di carnevale che Citriniti gli aveva fatto, spruzzandogli in faccia della schiuma da una bomboletta. L’indagato, però, aveva detto di non sapere nulla della morte della vittima, nonostante la lite fosse ripresa più tardi, all’esterno de “Le Fornaci”. Il 31 marzo, infine, per l’omicidio finì in cella una terza persona, Cosimo Berlingieri, 44enne padre del minorenne già arrestato (il Riesame ha confermato anche per lui la custodia cautelare). All’arresto del 44enne i poliziotti arrivarono dopo circa un mese di indagini, e soprattutto grazie a numerose audizioni ed esami incrociati di persone informate sui fatti. Gli inquirenti sono così giunti a ritenere che Berlingieri fosse presente all’aggressione subita dalla vittima. Per quanto attiene i due maggiorenni, allo stato, non sono stati ancora raggiunti da un avviso di conclusione delle indagini.