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rassegna stampa calabrese
Fonte: Giornale di Calabria
Data: 14/10/2009
Autore: Redazione
Giornale di Calabria
Catanzaro: “Ricordando Franco Fortugno”
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Spettacolo
Catanzaro: “Ricordando Franco Fortugno”

“Ricordando Franco Fortugno”. È lo spettacolo - sottotitolo: “Letteratura calabrese sulla ‘Ndrangheta, narrativa, saggistica, poesia” - che vedrà Michele Placido calcare la scena allestita nell’Auditorium Calipari dal Teatro Stabile di Calabria ( gestisce il Teatro Quirino di Roma), per onorare la ricorrenza dell’assassinio del Vicepresidente dell’Assemblea legislativa calabrese, rievocando il suo documentato impegno contro il crimine organizzato e l’illegalità diffusa. La rappresentazione, voluta dal Presidente dell’Assemblea legislativa calabrese Giuseppe Bova, si terrà a Palazzo Campanella nella città dello Stretto venerdì 16 ottobre con inizio previsto per le 19.30. Accompagnerà Placido nella sua interpretazione, che si annuncia avvincente e appassionata, la pianista Rita Marcotulli, una delle artiste italiane più richieste a livello internazionale di cui è nota la bellezza dello stile, moderno e leggibile. L’allestimento è a cura di Alvaro Piccardi, cresciuto alla scuola di grandi registi internazionali. Protagonista di una serie di eventi culturali di successo, è stato fra i fondatori della Bottega teatrale di Gassman, con la quale ha curato la messa in scena di Girotondo di Arthur Schnitzler ed ha diretto anche l’Accademia d’Arte Drammatica della Calabria, con cui ha messo in scena nel 1991 Intrighi d’amore di Torquato Tasso. A Placido - attore e regista che, dopo il successo televisivo de Il Picciotto (1973) e svariati film di successo in cui ha dato prova di grandi capacità recitative in ruoli drammatici, diventa l’indimenticabile ( 1983) commissario di Polizia Corrado Cattani nel telefilm La Piovra di Damiano Damiani (personaggio che lo rende ulteriormente famoso e lo fa conoscere alle nuove generazioni) - è stato chiesto di dare calore e tensione ai testi di narrativa, saggistica e poesia sulla ‘Ndrangheta, prescelti per commemorare la quarta ricorrenza della morte del Vicepresidente Fortugno assassinato dalla mafia il 16 ottobre del 2005 a Palazzo Nieddu a Locri, dove si andava pacificamente a votare per le primarie dell’Unione. La voce di Placido darà anima e “vita” a brani significativi, frasi emblematiche e versi suggestivi di ben noti autori calabresi, che si sono soffermati, nella loro produzione letteraria, sulla ‘Ndrangheta intesa come organizzazione mafiosa tra le più temibili, ma anche come fenomeno sociale complesso che sempre ha impoverito la Calabria. La scelta degli autori è caduta su scrittori di fama mondiale come Corrado Alvaro, precisamente il brano tratto da «La fibbia» ( L’Onorata Società, racconto-saggio in Il Corriere della Sera 17 settembre 1955), su Savero Montalto, con brani tratti dal romanzo «La famiglia Montalbano» e Luca Asprea, di cui Placido reciterà brani tratti dal romanzo “Il previtocciolo”. Anche due poeti calabresi si aggiungono alla schiera degli autori, prestando a Placido i loro versi; si tratta di Franco Costabile ( poesie tratte da «Calabritudine e poesia») e Marcello Vitale, attualmente Presidente della Corte d’Appello penale di Roma, da cui sono stati selezionati brani poetici da «Canti sciolti e ballate per i morti di ‘ndrina e di mafia». Ricorrenza, memoria e cultura. Il mix di questi elementi, che hanno particolarmente contrassegnato la Calabria negli ultimi anni, che dal 2005 sono stati assai difficili, assicura una rappresentazione dagli effetti toccanti. “Una delle riflessioni di fondo - ha spiegato il Presidente Bova - che hanno spinto il Consiglio regionale a ricordare in questo modo un Uomo Giusto com’è stato Franco Fortugno, è l’importanza che la memoria ha per tutti noi. Senza memoria un popolo non cresce. Perciò abbiamo voluto, e cosi ci orienteremo sempre, tenere viva la memoria di ciò che è accaduto, attraverso azioni e iniziative mirate a diffondere la cultura della legalità e tenere desta la coscienza civile sul fenomeno mafioso. Per la Calabria, diventa prioritario perseverare nella diffusione della cultura della legalità e della democrazia contro il dilagare dei soprusi e dei fenomeni di criminalità, non solo di tipo mafioso, che minano alla base la pratica dei diritti e l’esercizio delle libertà”. Dopo la conclusione del processo di primo grado, che ha consentito di individuare esecutori e mandanti del livello operativo del delitto, l’appuntamento di venerdì 16 ottobre assume significati non solo culturali, ma anche civili ed umani perché interroga le coscienze di ognuno di noi.