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rassegna stampa calabrese
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Cronaca
Catanzaro: “Prima di tutto appurare il contenuto dei fusti”
La Dda di Catanzaro si metterà a breve in contatto con il Ministero dell’Ambiente al fine di stabilire le modalità di intervento sul luogo del ritrovamento del relitto della nave al largo della costa di Cetraro che, secondo un pentito di ‘ndrangheta, trasportava fusti contenenti fanghi radioattivi. L’intervento è finalizzato a recuperare alcuni fusti che sono stati filmati vicino la nave per analizzarne il contenuto. In ambienti della Procura, intanto, si fa notare che l’interesse primario, allo stato, è di appurare il contenuto dei fusti e stabilirne l’eventuale tossicità, a prescindere da quale sia il nome della nave il cui relitto è stato individuato. Gli accertamenti in questa direzione, comunque, stanno andando avanti. Intanto la presidenza regionale dell’ANAPI (Associazione Nazionale Piccoli Imprenditori della Pesca) ha scritto alla direzione dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) per chiedere “un monitoraggio delle matrici ambientali ed alimentari eventualmente intaccate da possibili fenomeni di inquinamento del mare a causa della paventata presenza di fusti contenenti materiale tossico e/o radioattivo”. In particolare l’associazione, rappresentativa degli operatori del settore della piccola pesca, chiede che l’Arpacal avvii uno specifico monitoraggio a partire dal comprensorio Soveratese, nel quale, nelle ultime settimane, è cresciuto nella popolazione l’allarme a tal punto da determinare un calo sensibile nell’attività dei pescatori. “La nostra associazione - conclude la presidenza regionale dell’ANAPI - è disponibile a collaborare, eventualmente organizzando apposite battute di pesca, al fine di analizzare il prodotto pescato, ed un momento di divulgazione al pubblico per fugare ogni allarmismo, sia da parte della popolazione e sia degli operatori del settore”. Il direttore scientifico dell’Arpacal, Francesco Nicolace, sulla base di precedenti esperienze che l’Agenzia ha acquisito nel settore, ha disposto un piano di controlli sulle diverse matrici ambientali eventualmente interessate, prevedendo quindi l’analisi chimica e biotossicologica di campioni di pesce pescato e, non ultimo dettaglio, con il coinvolgimento del CERA (Centro Epidemiologico Regionale Ambientale) dell’Arpacal, anche una specifica campagna che interessi direttamente i pescatori per verificare i possibili effetti di compromissioni dell’ambiente sulla salute degli operatori del settore. “La fragorosa retromarcia dell’assessore regionale all’Ambiente, che non parla più di bomba tossica ma molto più cautamente dice di aspettare le verifiche sul contenuto del relitto al largo di Cetraro, è l’ennesima dimostrazione del cinismo con il quale l’onorevole Loiero ed i suoi collaboratori stanno affrontando la vicenda”. Lo afferma, in una nota, Giacomo Mancini, del Pdl. “In questo mese - aggiunge - non hanno esitato a dipingere la nostra terra come circondata da un mare radioattivo, pur in mancanza di un solo dato scientifico che confermi questo pericolo, al solo fine di alimentare una polemica con il governo nazionale da utilizzare in vista delle imminenti elezioni regionali”. Secondo Mancini, “invece di creare questo, per ora, ingiustificato allarmismo, che ha già provocato danni incalcolabili all’economia calabrese ed in particolare al settore turistico, ittico e immobiliare, l’onorevole Loiero ed il suo assessore meglio avrebbero fatto ad incaricare l’Arpacal di svolgere un’indagine seria sullo stato di salute delle nostre acque. Purtroppo per i calabresi, Loiero, invece di tutelare la Calabria, ha imboccato la strada della strumentalizzazione tanto cinica quanto dannosa”. “Le navi dei veleni, sulla cui vicenda mi sembra che si siano già spenti i riflettori, costituiscono un pericolo non solo per la salute dei calabresi e per l’ambiente, ma anche per la debole economia della Regione”. A sostenerlo è il deputato dell’Udc, Roberto Occhiuto. “Nelle scorsa settimana - ha proseguito - il Ministro Prestigiacomo, rispondendo ad una mia interrogazione, aveva annunciato l’avvio delle operazioni di recupero del contenuto della Nave Cunsky, ma ancora non c’é traccia di questo impegno”. “I pescatori di Cetraro - ha sostenuto Occhiuto - hanno già subito i primi contraccolpi, ma presto anche gli operatori turistici dovranno fare i conti con questa nuova realtà. Non c’é più tempo da perdere”. “I parlamentari calabresi della maggioranza - ha concluso il deputato dell’Udc - facciano sentire la propria voce al Governo. Perché non ha senso prepararsi a governare la Regione nel futuro se non si riesce a far valere il proprio ruolo nel presente. E la Regione sostenga con specifici interventi le famiglie dei pescatori, che per primi stanno pagando per il danno di immagine che da questa vicenda deriva alla Calabria”.