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rassegna stampa calabrese
Fonte: Giornale di Calabria
Data: 13/10/2009
Autore: Redazione
Giornale di Calabria
Catanzaro: Sequestrati beni per 60 milioni di euro
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Cronaca
Catanzaro: Sequestrati beni per 60 milioni di euro

Beni per 60 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Catanzaro, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia, a Giuseppe Prestanicola, 57 anni, indicato come elemento vicino al clan Mancuso di Limbadi. Prestanicola si trova in carcere dal febbraio scorso quando venne arrestato nell’ambito dell’operazione “Autostrada” relativa ad infiltrazioni mafiose nei lavori relativi all’adeguamento della Salerno-Reggio Calabria. Tra i beni sequestrati, diverse attività imprenditoriali. Il sequestro è stato reso possibile dalle articolate indagini patrimoniali condotte dagli specialisti della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro, coordinati dal Procuratore Distrettuale di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo. Gli uomini della Dia catanzarese, guidati dal dirigente Antonino Cannarella, hanno eseguito complessi accertamenti che hanno riguardato, per un arco temporale compreso tra il 1990 ed il 2007, tutti i cespiti in qualunque modo riconducibili al Prestanicola, l’analisi dei bilanci societari, una copiosa documentazione bancaria, allo scopo di documentare, tra l’altro, la netta sproporzione tra il reddito dichiarato ai fini delle imposte dirette e le attività economiche espletate. Sono state, tra l’altro, sequestrate quote sociali, capitale sociale e compendio aziendale della “Prestanicola Srl” di Maierato, il cui ultimo volume d’affari rilevato, anno 2008, è pari a 3.016.206 euro; beni e patrimonio aziendale della “Calcestruzzi f.lli Prestanicola Srl” di Soriano Calabro, il cui volume d’affari nell’anno 1999 è pari a 1.255.763 di euro; quote sociali, capitale sociale e compendio aziendale della “Calcestruzzi San Domenico Srl” di Soriano Calabro, il cui volume d’affari nell’anno 2008 è pari a 4.530.949 di euro; quote sociali, capitale sociale e compendio aziendale della “Precave Srl” di Pizzo; la ditta individuale “Prestanicola Giuseppe”, di Soriano Calabro, il cui volume d’affari nell’anno 2006 è pari a 4.109.620 di euro; la ditta individuale “Prestanicola Domenico”, di Soriano Calabro, il cui volume d’affari, nell’anno 2003, è stato pari a 139.106 euro. Prestanicola era stato arrestato unitamente a Salvatore Mazzei e Antonino Chindamo, per avere, secondo quanto emerge dagli atti,, nell’ambito della provincia vibonese, “consentito l’infiltrazione della criminalità mafiosa, rappresentata, nella fattispecie, dall’associazione mafiosa Mancuso nel sistema di aggiudicazione, organizzazione ed esecuzione degli appalti pubblici concernenti la realizzazione dell’autostrada in Calabria”. Il sequestro penale di oggi - sottolineano gli inquirenti - aggredisce in buona parte i beni che già il Tribunale di Vibo Valentia aveva sottratto a Prestanicola, nell’ambito di un autonomo procedimento di prevenzione, disciplinato da un’altra e distinta normativa, in virtù della cosiddetta “doppia mandata”, che consente di aggredire il patrimonio dei mafiosi sia con le norme penali che con quelle della prevenzione.