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rassegna stampa calabrese
Fonte: Giornale di Calabria
Data: 08/10/2009
Autore: Redazione
Giornale di Calabria
Catanzaro: Scuola, studenti in calo in Calabria
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Scuola
Catanzaro: Scuola, studenti in calo in Calabria

Diminuisce in maniera consistente il numero degli studenti in Calabria, con un trend al ribasso che si conferma da undici anni. Un dato significativo che, nel corso dei prossimi otto o nove anni, potrebbe portare a un numero di classi e di plessi scolastici superiori al fabbisogno. Il quadro della situazione scolastica calabrese è stato illustrato ieri mattina dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Francesco Mercurio. Dati in controtendenza alla situazione nazionale, dove il numero degli alunni evidenzia un aumento minimo ma costante. Così come tutti i parametri che riguardano il mondo della scuola. “Si tratta di dati - ha evidenziato Mercurio - su cui riflettere in termini di interventi opportuni all’interno del sistema scolastico”. D’altronde, negli ultimi dieci anni sono 60 mila gli alunni in meno in Calabria, con una media che si conferma anche nell’ultimo biennio. Un calo che riguarda tutti gli ordini e grado della scuola, ma che si evidenzia con maggiore criticità in determinati indirizzi scolastici, soprattutto nelle scuole di secondo grado. È il caso degli istituti tecnici e professionali, dove nell’ultimo quinquennio “la discesa degli alunni in Calabria - come ha sottolineato Mercurio - è di entità notevolmente superiore rispetto alla media”. In controtendenza rispetto a questi parametri, quelli legati alla presenza degli alunni disabili nelle scuole della regione. Non solo non si registrano diminuzioni evidenti nell’ultimo decennio, con un andamento costante, ma nell’ultimo anno è stato richiamato un lieve aumento. L’andamento della presenza degli studenti nella scuola calabrese ha ripercussioni naturali sul numero totale dei posti di sostegno, considerato che anche in questo caso il dato è costante, molto vicino a quello nazionale, e in lieve aumento. E se gli alunni diminuiscono, come ha ricordato Mercurio, scendono anche il numero delle classi, con un andamento costante e netto, passando nel giro di dieci anni da poco meno di 100 a meno di 85. La scuola cambia, dunque, e questo ha provocato negli ultimi quattro anni una impennata nelle cessazioni del servizio del personale scolastico. Tantissime le cessazioni del servizio, questa volta confermando un trend che si registra anche a livello nazionale. A segnare una svolta nell’istituzione scolastica calabrese è stata l’attuazione del dimensionamento che, nell’anno appena iniziato, ha registrato modifiche evidenti. Le istituzioni scolastiche calabresi, infatti, sono passate da 603 dell’anno precedente a 519 di quello in corso. In questo settore, Mercurio ha richiamato “una informazione non corretta, con una psicosi che ha riguardato in particolare la scuola elementare. Dietro queste iniziative - ha detto il direttore - sono state registrate strumentalizzazioni, dal momento che nulla è cambiato per gli studenti e per le famiglie”. Lo schema del dimensionamento scolastico ha evidenziato una netta riduzione delle direzioni didattiche, passate da 133 a 87, con un conseguente aumento degli istituti comprensivi, da 190 a 218. Ridotte drasticamente anche le scuole medie, da 97 a 31, mentre gli istituti superiori sono diminuiti da 172 a 155. “Complessivamente - ha affermato Mercurio - si tratta di 84 istituzioni scolastiche in meno, interessate perchè al di sotto dei parametri per l’autonomia”. Secondo il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, queste cifre riprendono una riduzione che è avvenuta in tutte le regioni, anche se in maniera meno significativa. “Questo perchè - ha evidenziato - negli ultimi dieci anni sono mancati questo genere di interventi nella nostra regione, quindi ora il dato è più eclatante”. A testimonianza di un dimensionamento che è stato rivolto verso l’accorpamento di istituzioni non a norma, Mercurio ha ricordato che si è cancellato i 105 istituti con meno di 300 alunni, mentre quelli compresi tra i 300 e i 499 studenti sono diminuiti da 227 a 146. Questo ha provocato un aumento delle istituzioni scolastiche con oltre 500 alunni da 248 a 352. “In questo ambito - ha sostenuto Francesco Mercurio - serve una sinergia interistituzionale, che metta insieme scuola, Regione, Province, enti locali, mondo del lavoro e università per fare questo tipo di scelte insieme. Sin da subito - ha aggiunto - bisognerà iniziare, per il prossimo anno scolastico, un’operazione di qualità dopo quella di quantità”. Rispetto alle problematiche che il dimensionamento scolastico ha provocato sui dirigenti, 84 quelli perdenti posto con la riforma in Calabria, Mercurio ha precisato i dati relativi. Delle 260 domande presentate dai dirigenti per l’assegnazione, sono state prese in esame solo quelle dei perdenti posti. Di queste, 150 complessivamente, 58 sono state soddisfatte con la prima preferenza segnalata dal dirigente, undici i perdenti posto effettivi, le rimanenti soddisfatte rispetto alle preferenze indicate. Per gli undici dirigenti è stato avviato un incarico di studio, come previsto dalla legge. Inoltre, delle diciotto richieste di conciliazione giunte all’ufficio regionale, un terzo dei dirigenti ha ritirato la richiesta, un terzo ha trovato la conciliazione, un terzo si è rivolto al giudice del lavoro che per metà ha dato ragione all’amministrazione e per l’altra metà si attende la decisione nel merito. Per ultimo il settore del precariato, sul quale si sono alimentate molte polemiche, e che riguarda coloro che lo scorso anno hanno ottenuto un incarico annuale. Sono 1.370 unità, nelle istituzioni scolastiche calabresi, quelle che quest’anno non hanno avuto un incarico a tempo determinato come avvenuto l’anno precedente. Tra questi, 832 è personale Ata e 266 insegnanti delle scuole di primo grado. “Da questa cifra - ha precisato Mercurio - bisogna decurtare i 526 che hanno ottenuto l’inserimento in ruolo. Mi chiedo, con la crisi attuale, quale altro settore ha fatto assunzioni a tempo indeterminato di questa entità”. Con l’avvio dell’anno scolastico, infine, sono molte le iniziative avviate dall’Ufficio scolastico regionale, a partire da convegni e incontri che nei prossimi giorni riguarderanno il futuro degli istituti tecnici e professionali, i temi della cittadinanza, della legalità e della Costituzione.