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rassegna stampa calabrese
Fonte: Il Crotonese
Data: 07/10/2009
Autore: Emilio Genovese
Provincia: Crotone
Comune: Crotone
Argomento: Ambiente
Crotone: Basta Eolico, si´ alla centrale di Rubbia
“La centrale solare termodinamica a Crotone si farà; anche se non ci sarà il sostegno del Governo la realizzerà da sola la Regione”. Francesco Sulla, assessore crotonese alle Attività produttive nell’Amministrazione Loiero, ha preso questo impegno dal palco della sala conferenze del ‘Dentalia’, nel corso della tavola rotonda organizzata da Confindustria insieme alla Provincia di Crotone, venerdì 2 ottobre, sul tema ‘Energia e poli d’innovazione: quali reti virtuose per lo sviluppo?’.
“Ho già scritto due volte al ministro all’Ambiente, Prestigiacomo, ma non ho ricevuto alcuna risposta. Eppure una lettera non si nega a nessuno - ha commentato Sulla - Ho però saputo dal comitato scientifico che si è insediato a Roma che tutto si è arenato perché c’è stato il taglio del Governo ai fondi Fas destinati al Mezzogiorno, con i quali doveva essere cofinanziato questo progetto pilota. Scriverò un’altra volta al ministro, ma se il Governo non è più interessato al progetto del premio Nobel Rubbia procederemo da soli alla pubblicazione del bando con le risorse della Regione e chiederemo ai privati che avevano manifesto interesse di andare avanti”.
Carenze infrastrutturali, nuove normative, burocrazia e tempi lunghi: sono questi, secondo i produttori, le ragioni che scoraggiano le imprese dall’investire. Eppure, sempre secondo gli imprenditori, la produzione di energia affiancata dalla formazione e dalla ricerca sui materiali e sulle tecnologie nel campo delle fonti rinnovabili - eolico e fotovoltaico, ma anche i già presenti idroelettrico e termoelettrico (biomasse e turbogas) - potrebbero mettere le ali allo sviluppo della piccola e media impresa, ad esempio di quella crotonese, consentendole di allargare l’antica specializzazione nel settore metalmeccanico ed elettrico dall’impiantistica alla fornitura di componenti. Un obiettivo che a Crotone si può centrare rendendo effettivamente operativo il distretto energetico regionale, per ora solo sulla carta.
A queste osservazioni sollevate dal presidente di Confindustria Crotone, Antonella Stasi (“Inaccettabili e claustrofobiche le norme regionali sulle fonti rinnovabili”), che ha introdotto i lavori, e dal vice presidente nazionale dell’associazione imprenditoriale con delega al settore dell’energia, Antonio Costato, ma in parte anche dal responsabile delle relazioni esterne del Gse (Gestore servizi elettrici), Fabrizio Tomada, e dal professore di diritto civile, Fabrizio Criscuolo, che hanno partecipato alla tavola rotonda moderata dal giornalista Virgilio Squillace (bloccato a Roma dalle votazioni parlamentari, invece, il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Stefano Saglia), l’assessore Sulla ha risposto puntualizzando che “le fonti energetiche rinnovabili devono essere a salvaguardia del territorio”. Ed inoltre che la collettività deve ricevere “la giusta contropartita”.
“Dite che la legge 42 ha bloccato l’eolico? No, assolutamente. È un’ottima legge concertata anche con gli operatori economici - ha affermato l’amministratore regionale - La legge è super apprezzata perché ha messo ordine al sistema. Ad esempio, per ottenere l’autorizzazione unica ora ci vogliono 180 giorni, prima anche 3-4 anni. Ma soprattutto non c’è più la gente con la valigetta che andava in giro per accaparrarsi le autorizzazioni comunali - e non avevano né capacità economica né produttiva perché non erano imprenditori - che poi rivendevano agli imprenditori veri, costretti a venire a patti con loro”. “L’unica perplessità sulla legge - ha aggiunto Sulla - è che è stato posto un tetto. La moratoria però è stata necessaria. In poco tempo sono arrivate richieste per istallare 4-5 mila pali eolici ed in sei mesi saremmo arrivati anche a 6-8 mila. E poiché le province più ventose sono Catanzaro e Crotone, per ogni provincia ne avremmo avuti 4 mila a testa. Ve lo immaginate: la mattina uscendo da casa bisognava fare lo slalom”.
“Quella del tetto al numero degli impianti eolici - ha concluso Sulla - è una materia concorrente tra Stato e Regioni, ma se non sarà possibile difendere l’attuale limite troveremo altri modi per imporlo perché il Governo non può lasciare allo sbando le Regioni. La Calabria produce già il 26 per cento in più dell’energia che consuma. C’è uno sviluppo ipotizzato del 3% annuo che porterà la produzione in eccesso al doppio nel 2013, quando esporteremo il 106% in più”.