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rassegna stampa calabrese
Fonte: Il Crotonese
Data: 23/09/2009
Autore: F.Ped.
Il Crotonese
Crotone: Verso la demolizione dell´ex Pertusola Sud
Provincia: Crotone
Comune: Crotone
Argomento: Cronaca
Crotone: Verso la demolizione dell´ex Pertusola Sud

Non c’era bisogno di scomodare ‘fonti particolari e riservate’ per annunciare la demolizione dell’ex Pertusola Sud, come ha fatto di recente qualche giornale. Manco fosse una faccenda di Stato, coperta dal segreto militare e gestita dai servizi segreti. Bastava, molto più terra terra, fare il giro degli enti locali per avere una fotocopia della lettera nella quale Syndial annuncia che con il nuovo anno procederà alla decommissioning (forse sono i termini tecnici in inglese che danno alla testa evocando chissà quali scenari) della vecchia fabbrica. Punto.
La controllata di Eni ha trasmesso il 9 settembre al ministero dell’Ambiente la relazione tecnica sull’attività di demolizione dello stabilimento. Un passaggio dovuto dopo che di questo aspetto preliminare della bonifica si era discusso nella conferenza dei servizi istruttoria del 9 giugno e nel decreto direttoriale del 23 luglio il nuovo dirigente della ‘Direzione qualità della vita’ del Ministero, Mario Lupo, aveva chiesto a Syndial il documento di pianificazione dell’intervento.
I lavori prenderanno il via entro il primo semestre del nuovo anno, presumibilmente tra gennaio e fabbraio. Syndial ha già avviato l’appalto per l’assegnazione della prima fase dei lavori. Non appena si conoscerà il vincitore, il piano esecutivo verrà inviato al Comune per il rilascio della Dia, dopo una gestazione durata quasi un anno, considerato che il piano esecutivo complessivo di demolizione, che prevede tre fasi di interventi, è stato trasmesso al Ministero il 5 dicembre 2008.
Non è la prima volta che si parla dell’abbattimento degli oltre cento manufatti ed impianti che compongono l’ex Pertusola Sud. Il primo progetto risale al 2002 ad opera del consorzio Basi, un gruppo di aziende dell’orbita Eni che aveva preso in carico la bonifica prima che il Governo trasformasse l’area industriale in ‘sito di interesse nazionale’ trasferendo le competenze alla Presidenza del Consiglio dei ministri e da questi al ministero dell’Ambiente ed al commissario delegato per l’emergenza ambientale in Calabria.
Poi fu la volta di Syndial, nel frattempo subentrata a Singea nella proprietà dello stabilimento, che affidò l’incarico di stilare la relazione tecnica all’architetto Antonella Stasi, l’attuale presidente di Confindustria Crotone. Ma anche questo tentativo, palesemente in contrasto con la nuova normativa che disciplinava la gestione delle attività di bonifica dei siti di interesse nazionale, abortì.
Dopo un periodo di silenzio, di demolizione si è tornati a parlare nel 2005 quando, a seguito della conclusione della gara d’appalto indetta dall’Ufficio del commissario, l’Ati aggiudicataria (capofila Fisia Italimpianti) firmò il contratto per un primo lotto di lavori della bonifica, con l’allora commissario Domenico Bagnato, il cui nome è comparso giovedì scorso nell’avviso di conclusione delle indagini sulla presunta gestione illecita dei fondi per la depurazione in Calabria, nell’ambito dell’inchiesta ‘Poseidone’ avviata dall’ex pm Luigi De Magistris, oggi europarlamentare dell’Italia dei valori. In quel primo lotto di lavori, per una spesa complessiva di 26.640.035 euro, era compresa la ‘messa in sicurezza d’emergenza mediante interventi di demolizione interni all’area industriale ex Pertusola Sud” che da sola avrebbe assorbito poco meno della metà dei fondi: 11.945.511 euro.