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rassegna stampa calabrese
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Trasporti
Catanzaro: Ponte sullo Stretto, PRC calabrese aderisce a manifestazione
“E’ antieconomico, insostenibile e potenzialmente disastroso ma per il governo Berlusconi, e per Anas, Impregilo e Condotte, il Ponte sullo Stretto resta comunque un’opera prioritaria e, dal loro punto di vista, lo è senz’altro. E’ prioritario per il centrodestra che su quest’opera-simbolo ha fatto promesse e stretto patti elettorali ed affaristici, è prioritario per le grandi imprese, le stesse che da 20 anni provano ad ultimare i lavori della Sa-Rc e vivono di appalti pubblici, è prioritario per il carrozzone clientelare che tra supercommissari, società per azioni, consulenti ed esperti da decenni campa sulle spalle degli italiani. Poco importa, quindi, se calabresi e siciliani sullo Stretto vorrebbero avere “solo” qualche aliscafo e nave in più, e non certo torri, piloni e cemento”. E’ quanto dichiara il segretario regionale di Rifondazione comunista, Nino De Gaetano, annunciando l’adesione del Prc calabrese alla manifestazione organizzata dalla rete “No Ponte” il prossimo 8 agosto a Messina. “Oggi più che mai – dichiara De Gaetano – è fondamentale opporre il nostro “no” ad un’opera che rappresenta un’offesa al più comune buonsenso, riesumata da un governo che, ignorando i reali bisogni del Sud, investe nel progetto 1,6 miliardi di euro mentre attorno il sistema della mobilità è da terzo mondo. Proprio i quotidiani disagi sofferti da calabresi e siciliani su strade, autostrade, treni e navi rendono gli annunci in pompa magna e i toni trionfalistici di Matteoli e Ciucci insopportabili oltre che inverosimili: ci raccontano che il Ponte sarà aperto al traffico nel 2017. Al pensiero che ci lavorerà la stessa cordata imprenditoriale impegnata sui cantieri della Sa-Rc non sappiamo se ridere o piangere. Di certo non ci credono neppure loro. Per gli affari come per la propaganda, però, l’importante è partire, mettendo in moto i finanziamenti, gli sbancamenti, gli spostamenti di ferrovie, gli espropri, i cantieri, anche se destinati a chiudere in mancanza di investimenti di privati, dopo aver inflitto ad un ecosistema straordinario e unico danni non più riparabili”. “Ai signori del Ponte – conclude De Gaetano - l’8 agosto ricorderemo che devono fare i conti con un territorio sempre più chiaramente schierato contro un’opera inutile e dannosa. Dalla manifestazione di Messina arriverà di certo un messaggio chiarissimo a chi crede di poter concludere affari sulle spalle del Sud”.