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rassegna stampa calabrese
Fonte: DNA - Daily News Agency
Data: 03/08/2009
Autore: Redazione
DNA - Daily News Agency
Catanzaro: CIA, seminario sulla nuova legge regionale dell´agriturismo
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Economia
Catanzaro: CIA, seminario sulla nuova legge regionale dell´agriturismo

Rapporto di complementarietà, numero massimo di posti letto e posti a tavola, ed altri punti, sono aspetti della legge regionale sull'Agriturismo recentemente approvata dal Consiglio regionale calabrese. La definizione di questa legge, è ora demandata al regolamento di attuazione della legge. Per discuterne e definire la posizione della CIA, da sostenere in fase di confronto con le altre organizzazioni e con la regione, Turismo Verde e la CIA, hanno tenuto un importante seminario al quale hanno partecipato quaranta aziende associate all’organizzazione. Introducendo i lavori, Giuseppe Mangone - presidente della CIA e Rosa Critelli – presidente di Turismo Verde, hanno ripercorso l’iter che ha portato alla elaborazione e all’approvazione del testo della legge, mettendo in risalto l’azione della CIA e di Turismo Verde, attraverso la quale, è stata fortemente migliorata la proposta iniziale della regione. Tutti i titolari delle aziende agrituristiche intervenuti hanno ribadito la necessità di mantenere ferme le caratteristiche e le finalità dell’agriturismo, come attività integrativa che necessita, obbligatoriamente, della presenza di un’azienda agricola in produzione, come condizione per garantire agli ospiti un’offerta di qualità, soprattutto per quanto riguarda i prodotti alimentari per la preparazione dei pasti.
A conclusione del seminario, si è deciso di proporre un massimo di 120 pasti al giorno, un numero massimo di 50 posti letto per chi non fa agri-campeggio. Per quanto riguarda la preparazione dei pasti deve essere assicurato che: - minimo il 30% provenga dalla stessa azienda (il 20% per le aziende che ricadono nelle aree montane e nelle aree parco) ed in questo caso il 40% (o 50%) deve provenire dalle aziende ricadenti nella zona, il 25% da aziende agroalimentari della regione e solo il 5% può essere rappresentato da prodotti extraregionali. La Cia e Turismo Verde, infine, destineranno particolare attenzione alla definizione alla classificazione delle aziende e all’istituzione del marchio di qualità.