quiSpot:
rassegna stampa calabrese
Fonte: Corriere della Sera
Data: 28/07/2009
Autore: Luisa Grion
Corriere della Sera
Catanzaro: Sud, chiuderanno molti ospedali. Calabria a rischio commissariamento
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Cronaca
Catanzaro: Sud, chiuderanno molti ospedali. Calabria a rischio commissariamento

E’ un documento riservato e in via di definizione, ma ha già stravolto il sistema sanitario nazionale e posto le basi per il commissariamento di quello della Campania e del Molise. E non è finita qui, perché altre regioni sono a rischio e altri “buchi” finanziari si profilano all’orizzonte.Dodici paginette fitte di tabelle sui sistemi sanitari regionali che erano destinate a circolare all’interno del ministero del Welfare e che invece hanno reso pubbliche, nero su bianco, le differenze in materia di salute fra Nord e Sud.

Il “Rapporto sintetico” mette il dito sui rischi di bilancio - quasi 4 miliardi di disavanzo di cui oltre l’83 per cento nel Centro e in Meridione - e sull’Italia degli ospedali e dei servizi a due velocità. Campania e Molise, come già il Lazio e l’Abruzzo, ne escono commissariate, ma dalle carte par di capire che in autunno anche la Calabria si unirà al gruppo.

Il dossier, infatti, fissa la manovra necessaria per ricondurre al pareggio la questione campana, valutata in 881 milioni (ma venti giorni fa la regione ne ha presentata una di soli 200 e “senza produrre specifiche relazioni”) e definisce in 89 milioni quella che dovrà essere messa in atto dal commissario molisano. Ma anche a Catanzaro, si sottolinea, le cose non vanno meglio.

Dal punto finanziario risultano non coperti 156 milioni di euro, ma la battuta che circola al Welfare è che “in Calabria i conti si tramandano per tradizione orale”, quindi non è detto che la situazione reale sia peggiore di quella contabilizzata. Sotto il profilo dei servizi il quadro non migliora.

La Calabria, infatti, è al secondo posto - dopo il Molise - della classifica dei ritardi nei pagamenti (le imprese fornitrici sono saldate dopo 661 giorni, quasi due anni, contro una media nazionale di 287). E sta in coda a quella sulla qualità dell’assistenza (un indice che tiene conto sia della capacità di attrarre paziente di altre regioni che della fuga dei calabresi verso altre strutture): meno 11,94 contro il più 5,6 della Lombardia.

Non a caso nel decreto anticrisi appena varato c’è un richiamo alla regione che spiana la strada ad un commissariamento anche finanziario (quello sulla qualità dei servizi era già stato affidato all’ex prefetto di Roma Serra dal governo Prodi).

E non è detto che finisca qui, perché il testo prodotto dal Welfare affianca anche Bari a Catanzaro: la Puglia - sta scritto - ha un disavanzo di 216 milioni e a sua volta “è interessata da indagini su presunti malaffari”. Non solo: nemmeno il Nord è del tutto esente. “Seppur coperti in modo programmato da fiscalità e da manovre di bilancio regionale - puntualizza il dossier - si presentano situazioni che se non corrette possono diventare critiche, come quella del Piemonte, meno 365milioni, e del Veneto, meno 201″.

Detto questo qual è la strada che il governo indica per rientrare dai buchi e correggere i gap qualitativi? La ricetta, indicata dal ministro Sacconi nel libro bianco sul Welfare (che condannava una “capillare ed abnorme diffusione di ospedali generalisti”), è quella della “deospedalizzazione” e del rafforzamento del rapporto con il territorio: i commissari dovranno mettere mano alla rete delle strutture, tagliati i posti letto e trasformare i piccoli ospedali periferici in “presidi sanitari”.

Dovranno anche rimodulare la spesa socio-assistenziale: “sovrapposizioni e inefficienze delle istituzioni - avverte il libro bianco - condizionano la qualità del servizio e non favoriscono lo sviluppo di sinergie con attori sociali e volontariato”.