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rassegna stampa calabrese
Provincia: Reggio Calabria
Comune: Reggio Calabria
Argomento: Università
Reggio Calabria: Area metropolitana, istruzioni per l’uso
Numerosi gli elementi emersi nell’incontro organizzato dall’associazione universitaria “Nuovi Sentieri”e dai giovani del Movimento Popolari Liberali intitolato “Area Metropolitana di Reggio Calabria , istruzioni per l’uso”. Hanno discusso sul tema il consigliere regionale, Giovanni Nucera, Massimiliano Ferrara, ordinario di Scienze economiche dell’Università Mediterranea, Antonella de Carlo, responsabile femminile del movimento popolari liberali, Carlo Caserta, responsabile territoriale dei giovani del movimento e Peppe Caridi, giornalista di Strill. Il tema dell’Area metropolitana si intreccia con quello di Reggio città metropolitana e tanti sono ancora i dubbi relativamente a queste nuove identità. Particolarmente importanti i risvolti “fiscali” che si potranno delineare in futuro. «Non si tratta di un nuovo ente con autonomia impositiva, ossia che introdurrà nuove tasse- ha precisato Ferrara- potrà introdurre solo tasse di scopo ossia mirate. Ma un punto importante è che potremo prevedere aliquote fiscali diverse rispetto ad altri territori e questo potrà costituire un’attrattiva maggiore rispetto ad essi. Modulando le aliquote fiscali, inoltre, si potranno introdurre elementi di carattere aziendale nella gestione delle Pubbliche Amministrazioni. Attualmente - ha precisato Ferrara - in tutta Europa ci sono circa 120 tra aree e regioni metropolitane. Quella di Reggio, a rigore, non rientra negli standard della definizione europea, dovrebbe avere più abitanti e soprattutto una concentrazione e un assortimento maggiormente significativo di strutture di valenza strategica e geopolitica. Può rientrare nella definizione solo se la caliamo nella realtà dell’Area Mediterranea». Un punto fondamentale sarà che Reggio e la sua area metropolitana potranno essere concorrenti con la regione per quanto riguarda i fondi comunitari, by-passando altri livelli di interlocutori: «Probabilmente è questo un aspetto che fa paura a molti» ha rimarcato Ferrara, sottolineando che ancora rimangono comunque 34 mesi per emanare i decreti attuativi, stabilire numerose variabili che dovranno contraddistinguere questo nuovo soggetto metropolitano, come ad esempio determinati perimetri territoriali, valutando se i confini andranno a coincidere con quelli della provincia o meno. E s, abbracciando Messina, andranno quindi a valicare i confini interregionali. Il nuovo ente aggiungerà in sostanza un nuovo piano di governo rispetto agli attuali nove che dal Governo centrale dello Stato, passando dalle Regioni e dalle Province scendono giù fino alle varie entità territoriali. Livelli che attualmente comportano grandi spese pubbliche, sia per quanto riguarda quelle correnti (stipendi, consulenze ecc.) sia per quanto riguarda le spese in conto capitale, come i piani triennali delle opere pubbliche. Una disamina molto attenta, quella compiuta dal prof. Ferrara, sugli aspetti economici di una nuova area che tramite agevolazioni fiscali e rimodulazioni possa essere in grado di attrarre capitali stranieri. Ne ha tratto le conseguenze per così dire politiche, il consigliere regionale dei Popolari Liberali, Gianni Nucera: «Lo spirito di questa iniziativa è rappresentato dalla grande presenza di giovani. Tutta la vicenda dell’area metropolitana verte infatti sulla capacità della classe dirigente non tanto di oggi, ma di quella di domani di progettarne e definirne i contenuti perché gli effetti li troveremo tra dieci anni. Chi, come me, sta lavorando da pioniere in questa battaglia troverà i risultati consegnati alla future generazioni che non sono tanto lontane, sono i giovani universitari di oggi che saranno tra pochi anni la classe non solo politica ma anche sociale. Per questo mi ha fatto molto piacere vedere tantissimi giovani non solo dell’associazione studentesca ma del movimento dei Popolari liberali».