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rassegna stampa calabrese
Fonte: Corriere della Sera
Data: 24/06/2009
Autore: Paolo Marelli
Corriere della Sera
Catanzaro: Scacco matto al boss della ’ndrangheta. In manette Vincenzo Falzetta.
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Cronaca
Catanzaro: Scacco matto al boss della ’ndrangheta. In manette Vincenzo Falzetta.

Avrebbe costruito un impero a Milano: apparta­menti, negozi, discoteche, bar, pizzerie e ristoranti. Dalle inda­gini risulta che controllasse an­che cantieri edili e scavi. «Con una miriade di subappalti a Mi­lano e nell’hinterland - confi­da un investigatore -. Più il traffico di armi (anche da guer­ra); più la droga, fiumi di cocai­na ed ecstasy, spacciata nei lo­cali notturni. Un business milionario».

Con un blitz all’alba di lunedì nella sua villa di Bollate gli uo­mini del Gico della Finanza, hanno arrestato per associazio­ne mafiosa Vincenzo «O bana­na» Falzetta, 47 anni.

Per gli in­quirenti sarebbe il manager del­la cosca dei Coco Trovato, i refe­renti in Lombardia di numero­se famiglie della ’ndrangheta. E, per lo stesso reato, con lui so­no finiti nella rete della squa­dra mobile di Lecco anche i trentenni Emiliano e Giacomo Trovato, figlio e nipote del su­perboss Franco, e altri 17 affilia­ti, tutti appartenenti alla nuova generazione dei clan. Falzetta, ex vicesindaco di Marcedusa, Comune in provin­cia di Catanzaro che anni fa è stato commissariato per infil­trazione mafiosa, doveva esse­re in carcere.

Ma «inspiegabil­mente» — dicono gli investiga­tori — era libero, nonostante una condanna a 12 anni e 6 me­si inflitta dai giudici lo scorso 19 marzo a conclusione dell’in­chiesta ‘Oversize’, per i reati di riciclaggio, estorsione, usu­ra e droga.

«O banana», però, «non solo avrebbe controllato gli affari con tanti zeri della co­sca - rivelano dalla Questura di Lecco - , ma doveva anche oc­cuparsi del mantenimento del­le famiglie dei detenuti».

A co­minciare da quella del capo ba­stone Rodolfo Bubba, («O Van­gelo »), 73 anni, in carcere a Monza, «figura di vertice di questo nuovo troncone di in­chiesta della ’ndrangheta nel triangolo Lecco-Como-Mila­no ». Bubba, il braccio destro di Franco Trovato, è «il custo­de delle regole della ’società’ — si legge nell’ordinanza —, il paciere nelle controversie tra le famiglie, il cerimoniere dei battesimi dei nuovi affiliati».

Falzetta avrebbe invece delega­to a Giuseppe Pepè Elia, 59 an­ni, il compito di organizzare la fuga dei latitanti. Da un’inter­cettazione telefonica i detecti­ve della Mobile hanno scoper­to che Elia nella sua casa di Ca­lolziocorte, il feudo lecchese dei Coco Trovato, dietro il ca­mino aveva ricavato un bunker.

«Ci sta benissimo un letto — riferisce Elia nella tele­fonata ad Angelo Sirianni, al­tro uomo di spicco del clan —. Di giorno esci, se poi arriva qualcuno ti infili là e non ti tro­va nessuno». Falzetta, dopo la scarcerazio­ne di marzo, faceva di conti­nuo la spola con la Calabria. Se­condo gli inquirenti stava ar­chitettando con le cosche dei De Stefano e Tegano di Reggio Calabria, gli Arena di Isola Ca­po Rizzuto, tutte alleate dei Co­co Trovato, nuovi affari milio­nari a Milano e in Lombardia.