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rassegna stampa calabrese
Fonte: quiCalabria.com
Data: 22/04/2009
Autore: Redazione
quiCalabria.com
Reggio Calabria: Periodo nero per chi vola
Provincia: Reggio Calabria
Comune: Reggio Calabria
Argomento: Trasporti
Reggio Calabria: Periodo nero per chi vola

Non è proprio un periodo particolarmente fortunato quello attraversato dall’aeroporto “Tito Minniti” di Reggio Calabria. Giovedì scorso un Md80 di Alitalia, volo AZ7104 per Milano Linate, era stato costretto, subito dopo il decollo, a ripiegare, causa un problema al motore, su Lamezia. Partiti alle 14, e subito atterrati nell’altro scalo calabrese, i 120 passeggeri del velivolo Alitalia sarebbero poi ripartiti, con apposito volo speciale, per il capoluogo lombardo intorno alle 19. Quello che non è balzato alle cronache fino a oggi è che, appena 24 ore prima, dal “Tito Minniti” era decollato un altro aereo costretto ad un atterraggio d’emergenza. Cambiano il nome della compagnia, con My Air a prendere il posto di Alitalia, differente il problema, stavolta l’impasse è stato causato dalla mancata chiusura del carrello dopo il decollo da Reggio, nuovo anche lo scalo intermedio: Catania. Il volo 8I1051 delle 13:10, in partenza dall’hub reggino per Bergamo “Orio al Serio”, è effettivamente partito, alle 13:30, con qualche minuto di ritardo sul tabellino di marcia a causa del cospicuo numero di utenti, circa 180. «Appena decollato – spiega Simona, uno dei passeggeri del velivolo My Air – ha invertito la rotta verso Messina ». Subito dopo la comunicazione del comandante ai passeggeri: «Siamo stati avvisati che l’aereo avrebbe effettuato uno scalo d’emergenza a Catania – racconta –. Il comandante ha spiegato che, dopo il decollo, uno dei carrelli non era rientrato e che, a causa dell’ingresso d’aria all’interno del velivolo, il consumo di carburante sarebbe aumentato non consentendo l’arrivo a Bergamo ». Troppo rischioso un nuovo atterraggio a Reggio «perché la pista è troppo corta e l’aereo avrebbe potuto subire qualche problema in fase di frenata». Dopo l’arrivo su “Fontanarossa” il velivolo, per consumare il carburante, ha atteso in quota fino alle 14:35, ora in cui, in maniera perfetta, è avvenuto l’atterraggio. «Ci hanno detto che avrebbero risolto il problema in un’ora, noi abbiamo aspettato in una sala interna dell’aeroporto – chiosa Simona –. Eppure ci rimandavano di ora in ora. Alle 18:30 ci è stato comunicato che l’aereo guasto non sarebbe ripartito». A quel punto, visto che non era stato allestito alcun pullman per dare la possibilità di ritorno in terra calabra, tra i passeggeri e addetti ai lavori un piccolo parapiglia sedato dall’intervento della Polizia di Stato. L’aereo sostitutivo è stato «annunciato alle 20 dallo stesso comandante ». Si trattava di un mezzo proveniente da Bucarest (compagnia Transair) e dato in arrivo alle 22:30 a Catania. In realtà il velivolo è giunto nella città etnea all’una per poi ripartire mezz’ora dopo. L’arrivo a Bergamo è avvenuto alle 3. Nel frattempo per alcuni utenti oltre al danno la beffa: chi ha deciso di dirottare su altre compagnie è stato costretto ad acquistare un nuovo, salatissimo, biglietto.