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rassegna stampa calabrese
Provincia: Crotone
Comune: Crotone
Argomento: Eventi
Crotone: Inaugurazione del Mack (Museo d´arte contemporanea Krotone)
Il prossimo 6 giugno, alle ore 18:00, presso Palazzo Barracco, in piazza Castello, riaprirà i battenti il Mack (museo d'arte contemporanea di Crotone), fortemente voluto dal presidente della Provincia, Sergio Iritale. Dopo tanti anni in cui le importanti opere del Mack hanno peregrinato per la provincia e rimaste escluse alla vista degli appassionati, tornano a far bella mostra di sè in uno dei palazzi più belli del centro storico crotonese. Si tratta, tuttavia, di una sistemazione provvisoria visto che sempre per volontà del presidente, della Giunta e del Consiglio provinciale, la Provincia di Crotone ha acquistato come sede del Mack, Villa Berlingieri a Capocolonna. Si tratta di una dimora nobiliare a pochi metri dal museo archeologico di Capocolonna. Nell'idea del presidente si tratta di importantissimo acquisto in luogo strategico che richiamerà tuitti gli appassionati e coloro che amano davvero la cultura e la sua essenza. Di seguito riportiamo l'intervento del presidente, Sergio Iritale, presente sul nuovo catalogo del Mack che sarà distribuito venerdì all'inaugurazione.
Il MACK (Museo di Arte Contemporanea Krotone) ritorna in città, in una nuova sede, nelle ariose stanze di Palazzo Barracco. La collocazione è quasi naturale, venendo a cadere in un'area storico-museale in cui il dialogo tra il centro storico di Crotone, il Museo nazionale che custodisce i reperti del passato, soprattutto del periodo magno-greco, e l'orizzonte del mare Jonio, di quel mare che è stato teatro di una delle più grandi vicende della civiltà umana, diventa evocazione di una storia che non deve essere soltanto memoria, ma sorgente quotidiana di cultura, intreccio fecondo di saperi, sperimentazione di percorsi che avviino la ricerca del nuovo insieme allo studio dell'antico.
Non si vuole qui sostenere una sorta di continuità tra la Crotone della Magna Grecia, quella medievale e quella moderna. Anzi, i segni della discontinuità sono evidenti nel tessuto urbano, nel lungo, anonimo silenzio di tanti secoli passati, nelle stesse vicende che hanno accompagnato l'uscita dalla feudale miseria verso un sistema più evoluto di società e di rapporti economici. Tuttavia il compito di noi contemporanei non può essere visto diversamente da quella che è una sorta di missione: l'accettazione dei segmenti dispersi e distanti della nostra storia quale punto di partenza di una proposta culturale che diventa elaborazione di idee e di simboli, maturità del protagonismo di un territorio che non dimentica, ma che vuole innovare la memoria di sé. Stare nel tempo significa raccontarsi con le forme di ricerca attuali, pensarsi in rapporto alla multiforme evoluzione dell'espressione artistica che manifesta la sensibilità del presente e insieme lo sguardo interrogante sul futuro.
Non vogliamo solo e semplicemente un museo, vogliamo una struttura che allestisce e promuove, che investe e ricerca, che ospita e si muove, in poche parole che segna una presenza e interviene nelle dinamiche culturali, affermandosi per l'originalità del proprio contributo e per la capacità di costituirsi spazio espositivo credibile per le correnti artistiche bisognose di punti di riferimento non effimeri.
L'attività del Mack è ormai consolidata e conosciuta. Notevoli sono state le sue acquisizioni, di grande risonanza alcuni eventi che hanno attirato l'attenzione di pubblico e critica. Vogliamo che questo lavoro continui, che il viaggio iniziato dieci anni fa con audacia e passione prosegua nella coerenza dei fini e nella convinzione che è necessario mettersi alla prova, avere coraggio, affidarsi alla forza della creatività e del cambiamento, se si vuole costruire un progetto il cui sbocco sia l'apertura di una nuova stagione. Il