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rassegna stampa calabrese
Provincia: Cosenza
Comune: Cosenza
Argomento: Politica
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Argomento: Politica
Cosenza: Mastella riparte dal sud
Il segretario dell’Udeur riorganizza il suo partito sul territorio. Ufficiale la ricostituzione del gruppo al consiglio comunale di Cosenza
Forse Clemente Mastella ha davvero le famose nove vite. Oppure, più semplicemente, ha una testardaggine pari almeno al suo senso tattico. Fatto sta che non si è dato per vinto. Tant’è che dalla sua fortezza di Cappaloni ha iniziato a tessere le fila della rinascita del suo partito. «Non ce n’eravamo mai andati, se devo essere sincero. L’Udeur c’è ancora. Il fatto che ci sia dimostra che non ci hanno piegato». Veniamo alla Calabria. Oggi lei ha iniziato la riorganizzazione del suo partito qui da noi. È uno dei più importanti collegi dell’Udeur. Ancora. È importante dimostrare che in Calabria ci siamo. Anche perché da qui sono iniziate le sue disavventure... Diciamo che qui si è svolta parte del complotto rivolto contro la mia persona per mutare il panorama politico. Io sono una persona per bene. E lo dimostro rimettendomi in gioco. Con il centrosinistra?Anche con Di Pietro? Anche con Rifondazione? Col centrosinistra d’accordo. Anche perché, nel frattempo, gli schieramenti sono mutati. Per il resto, si tratta di alleanze locali. Alle quali intendo restare fedele, pur dando la massima autonomia.
E a Cosenza? Non posso che ringraziare Francesca Lopez e Antonio Magnelli per essersi di nuovo messi a disposizione del nostro progetto. Ringrazio Giulio Serra (responsabile regionale dell’Udeur ndr) e Pasqualino Perfetti (responsabile provinciale) per essermi rimasti vicini. E Morrone? Non ho più sue notizie: gli auguro comunque buona fortuna. E La Rupa? Non mi faccia entrare in faccende locali...
Il segretario dell’Udeur riorganizza il suo partito sul territorio. Ufficiale la ricostituzione del gruppo al consiglio comunale di Cosenza
Forse Clemente Mastella ha davvero le famose nove vite. Oppure, più semplicemente, ha una testardaggine pari almeno al suo senso tattico. Fatto sta che non si è dato per vinto. Tant’è che dalla sua fortezza di Cappaloni ha iniziato a tessere le fila della rinascita del suo partito. «Non ce n’eravamo mai andati, se devo essere sincero. L’Udeur c’è ancora. Il fatto che ci sia dimostra che non ci hanno piegato». Veniamo alla Calabria. Oggi lei ha iniziato la riorganizzazione del suo partito qui da noi. È uno dei più importanti collegi dell’Udeur. Ancora. È importante dimostrare che in Calabria ci siamo. Anche perché da qui sono iniziate le sue disavventure... Diciamo che qui si è svolta parte del complotto rivolto contro la mia persona per mutare il panorama politico. Io sono una persona per bene. E lo dimostro rimettendomi in gioco. Con il centrosinistra?Anche con Di Pietro? Anche con Rifondazione? Col centrosinistra d’accordo. Anche perché, nel frattempo, gli schieramenti sono mutati. Per il resto, si tratta di alleanze locali. Alle quali intendo restare fedele, pur dando la massima autonomia.
E a Cosenza? Non posso che ringraziare Francesca Lopez e Antonio Magnelli per essersi di nuovo messi a disposizione del nostro progetto. Ringrazio Giulio Serra (responsabile regionale dell’Udeur ndr) e Pasqualino Perfetti (responsabile provinciale) per essermi rimasti vicini. E Morrone? Non ho più sue notizie: gli auguro comunque buona fortuna. E La Rupa? Non mi faccia entrare in faccende locali...