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rassegna stampa calabrese
Provincia: Reggio Calabria
Comune: Reggio Calabria
Argomento: Trasporti
Reggio Calabria - Stretto: Conferenza per pochi intimi
"La gente è stanca di dover essere penalizzata dal traghettamento privato. Il giocattolo del monopolio sta per rompersi". Queste le parole di Pietro Interdonato, presidente del comitato pendolari dello Stretto, durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina al porto di Reggio Calabria, nel minuscolo spazio compreso tra le due biglietterie. Una mattinata tranquilla, con il sole che splende alto nel cielo e il mare piatto come una tavola. Il silenzio regna sovrano. Ed è proprio questo il problema. O i reggini non erano stati bene informati o il loro interesse per un eterno disagio che li tocca così da vicino è pressoché pari a zero. In totale, presenti sul molo (un luogo a dir poco inadatto), dieci persone. Assenti le tv locali, forse troppo impegnate in campagna elettorale. In compenso c'era però RAI 3 Calabria. Assenti le autorità, i rappresentanti sindacali, gli studenti e soprattutto i precari e i pendolari dello Stretto coinvolti in prima persona. Un tête à tête quindi, quasi un segreto solo per pochi intimi. " Chiediamo al ministro Bianchi, reggino d'adozione, di tutelare gli interessi della collettività. Noi abitanti di Reggio. Messina e Villa San Giovanni ci sentiamo un'unica realtà, omogenea. Pretendiamo la continuità territoriale" - continua Interdonato. E' polemico il presidente del comitato dei pendolari, poi, quando parla delle responsabilità delle Ferrovie dello Stato e della famiglia Franza. " Bisogna creare concorrenza vera nei confronti del traghettamento privato. Le compagnie di navigazione sono sei, ma solo sulla carta. E' necessario ridurre i prezzi e aumentare il trasporto pubblico locale. E' da qui che deve partire la riscossa dell'area dello Stretto". E per "incitare gli astanti in ultimo afferma:"Come pretendono che riusciamo a passare da una sponda all'altra con questi disagi? A nuoto forse o camminando sulle acque? Purtroppo solo Silvio Berlusconi ci riuscirebbe!" Il secondo e ultimo intervento è del presidente del movimento Area dello Stretto, Candeloro Imbalzano. "Da troppo tempo permane la situazione di precarietà, i disagi dei pendolari aumentano. Non vale la giustificazione di RFI che le attuali tariffe siano antieconomiche". L'assessore chiede più considerazione e interessamento da parte del Governo, per quello che viene giustamente ritenuto un Servizio pubblico nazionale. " La notizia più grave è che i soldi che prima erano stati destinati per la costruzione del Ponte, quasi 3 miliardi di euro, probabilmente saranno ripartiti tra le varie province calabresi e siciliane. Non siamo d'accordo. La somma dovrebbe essere impiegata esclusivamente per rafforzare il sistema viario e infrastrutturale dell'Area Metropolitana dello Stretto. Altrimenti sarebbe come dire: dopo il danno, la beffa". Tra le richieste di Imbalzano: la soluzione del problema pendolarismo, dell'affidabilità degli orari, la revisione dei contratti dei precari, l'aumento delle corse e quindi degli organici. Fa inoltre riferimento anche al progetto di collegamento tra Reggio e Taormina e all'importanza dell'area come bacino di straordinaria potenzialità. Tirando un pò le fila del discorso arriviamo alle conclusioni: "Il problema è delicato e non va sottovalutato. Gli deve essere data l'importanza che merita. Purtroppo non è impresa facile. Siamo soffocati da sempre da una cappa che grava come un macigno sulla nostra realtà: il potere del denaro".