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rassegna stampa calabrese
Provincia: Reggio Calabria
Comune: Reggio Calabria
Argomento: Trasporti
Ponte sullo Stretto: alla Sicilia più soldi della Calabria
E' ufficiale: il Ponte sullo Stretto non si farà. E' l'implicita deduzione dopo l'annuncio del Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, dello stanziamento di somme aggiuntive per Sicilia e Calabria a titolo di risarcimento per la mancata realizzazione del Ponte.
Si tratta di finanziamenti ulteriori rispetto a quelli già stanziati per la Salerno-Reggio Calabria e a quelli previsti dal Quadro Strategico nazionale e dagli Accordi pluriennali con Anas e Rfi.
La Sicilia, però, se ne aggiudica 2 miliardi di euro e la Calabria circa 900 milioni.
Ed ha ragione il Ministro delle Infrastrutture a descrivere questa che si apre adesso come "una fase tecnica", in cui bisogna definire le opere da finanziare. Perchè l'altra fase, quella squisitamente politica, si è già consumata. E la Calabria, ancora una volta, ha perso a tavolino.
Di che opere si tratta? Ancora non è dato saperlo. Perchè - risponde il Ministro al question time - i fondi andranno a finanziare "strade secondarie che vanno elencate con precisione". "I presidenti di Regione - prosegue Di Pietro - prima di elencare le loro priorità devono doverosamente consultarsi con i presidenti delle province interessate". L'appuntamento definitivo per sbloccare tali finanziamenti è dunque fissato per il 9 maggio prossimo. Il metodo appare, da subito, sbagliato. Come si fa a definire l'importo dello stanziamento prima di conoscere le priorità delle rispettive regioni? Secondo una logica di sviluppo "dal basso" (anzichè top-down), potrebbe essere proprio la Calabria piuttosto che la Sicilia ad avere bisogno di più fondi.
Ma - è ovvio - i parametri di scelta sono stati altri. Le elezioni amministrative sono vicine ed inoltre i due senatori siciliani della Lega delle Autonomie possono sempre tornare utili agli equilibri (precari) di Governo. Le risorse aggiuntive - si diceva - andranno a risarcire quelle regioni per aver perso l'"occasione" del Ponte. Occasione della quale in molti - e non solo fra gli ambientalisti - avrebbero fatto volentieri a meno. Quindi il risarcimento è già dato dal fatto che l'opera non si farà. Ma il gusto del grottesco non finisce qui. L'Impregilo, società che nella scorsa legislatura si è aggiudicata l'appalto per la costruzione del Ponte, è in una botte di ferro. Perchè vanta un diritto ad una penale in caso di mancata realizzazione dell'opera. Il problema è che il Governo non ha i soldi - spiega il Ministro Di Pietro - né per fare il Ponte né per pagare la penale a Impregilo.
Dunque è lecito chiedersi: ma non è che Calabria e Sicilia potevano pretendere di più come risarcimento?