quiSpot:
rassegna stampa calabrese
Fonte: Il Domani della Calabria
Data: 10/05/2006
Autore: Redazione
Il Domani della Calabria
Vibo Valentia, Santa Ruba, tra arte, storia e poesia
Provincia: Vibo Valentia
Comune: Vibo Valentia
Argomento: Cultura
Vibo Valentia, Santa Ruba, tra arte, storia e poesia

E' stato presentato nei giorni scorsi, presso la sala convegni della Chiesa di Santa Ruba, il volume curato dalla studiosa Anna Fortuna: "Santa Ruba - Tra passato e presente, arte storia e poesia", realizzato con il contributo dell'Amministrazione provinciale e del comune di San Gregorio d'Ippona. Sono intervenuti il sindaco Pasquale Farfaglia, l'assessore provinciale alla cultura Gregorio Ciccone, il docente Giuseppe Ceravolo, l'archeologo e professore dell'università di Reggio Calabria Francesco Cuteri e il parroco del santuario don Gregorio Grande. Facevano da cornice all'evento una serie di opere pittoriche e scultoree, raffiguranti la suggestiva chiesetta, dell'artista Biagio Cutrì. La realizzazione del lavoro di Anna Fortuna nasce da importanti studi ed approfondimenti storici condotti nell'arco di tre anni, tra archivi di stato, biblioteche e numerose pagine lette con massima attenzione. «Durante gli studi universitari, svolti fuori sede - ha detto l'autrice - ogni volta che facevo ritorno al mio paese era per me una riscoperta. Guardavo i miei luoghi nati con uno spirito ed un interesse nuovi, tant'è che ho preso allora la decisione di approfondire le vicende umane e religiose di San Gregorio d'Ippona». E infatti il volume parte dalla ricostruzione storica del piccolo comune, nei suoi aspetti tradizionali ed economici, per poi incentrarsi sul piccolo santuario di Santa Ruba. La Chiesa, secondo quanto riportato nel libro, pare sia stata edificata, a pianta rettangolare e ad unica navata, all'inizio dell'XI secolo dai frati basiliani. E questa, come sottolineato anche dal sindaco Farfaglia, potrebbe essere la novità delle ricerche dell'autrice, visto che i dati storici fin'ora più accreditati facevano risalire la sua origine al 1610, dunque all'epoca barocca. Nel testo altri dettagli riguardano l'etimologia della parola (che deriverebbe dalla "Sanità in località Rupa"), lo stile architettonico, le varie interpretazioni sulla fondazione e gli interrogativi sullo stile, chiariti appunto dalla curatrice: «Asserirei - si legge - che lo stile barocco è servito solo da sfondo, proponendosi da cornice perfetta ad un quadro già dipintoŠ La Chiesa di Santa Ruba è espressione di uno stile bizantino-basiliano databile XI-XII secolo». Il volume è infine arricchito da diverse immagini fotografiche, leggende e preghiere. «Con quest'opera - ha concluso la giovane scrittrice - mi sono proposta di coinvolgere culturalmente Chiesa, politica e cittadini nel comune obiettivo di conoscere e far sapere».