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rassegna stampa calabrese
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Politica
Catanzaro, Abbiamo una missione da compiere
Rosario Olivo ha vinto perché ha stravinto nei quartieri del centro e limitato i danni nei quartieri della vasta periferia policentrica del capoluogo. Olivo ha vinto, ed ha vinto di 745 voti, perché il suo avversario, Franco Cimino, ha potuto contare su 21 mila 880 voti della sua coalizione (un centinaio in meno rispetto al primo turno) mentre Olivo ha potuto contare su 22 mila 630 voti (800 in più). Presumibilmente quelli di elettori che, al primo turno, avevano preferito il candidato della Casa delle Libertà, e che al ballottaggio hanno seguito il suggerimento di Michele Traversa e di altri esponenti di An, Fi e Udc. Ci sarà modo, nei giorni a venire, di approfondire ulteriormente l'analisi del voto, ma è sicuramente questo il primo elemento che balza agli occhi. Ieri dunque, dopo un anno di reggenza del comune da parte del vicesindaco Filippo Pietropaolo (cui va dato atto della misura con cui ha assolto al delicato ruolo), Catanzaro ha il successore di Sergio Abramo; scelto dagli elettori proprio girando le spalle ad Abramo, che era tra i principali sponsor di Franco Cimino. Meno di due ore dopo l'inizio dello spoglio delle schede la situazione era già delineata ed una folla di dirigenti di partito e semplici simpatizzanti si è radunata per brindare sotto i balconi della segreteria politica di Olivo, su corso Mazzini. Il neo sindaco è giunto poco dopo, accolto da uno sventolio di bandiere e dall'eco dei fuochi pirotecnici esplosi da qualche parte. Olivo si è detto commosso per l'affetto dei cittadini: «Sono profondamente grato a tutti», ha affermato. «È stata fatta una battaglia democratica, che ha avuto nella fase di ballottaggio forse qualche tono in più di asprezza che poteva essere evitato e comunque si è trattato di un confronto che dovrà servire alla crescita di Catanzaro». «Ora – ha aggiunto – è tempo di superare le punte più estreme delle polemiche per ritrovare i termini di un dibattito sereno e civile che è nella storia e nella tradizione di questa città. Bisogna ritrovare lo spirito che ha animato i catanzaresi negli anni '70, ai tempi del varo del primo statuto regionale, quando Catanzaro sentì di avere una missione ed un ruolo, non di prevaricazione rispetto ad altre realtà della regione che dobbiamo amare con la stessa intensità con cui amiamo la nostra città, ma un ruolo di servizio all'intera Calabria. Catanzaro – ha concluso Olivo – deve essere una città accogliente, una città con l'anima, deve avere capacità di ascolto, di apertura al diverso. Spero che si ritrovi, e sono impegno con la mia coalizione per questo, un'atmosfera di maggiore fraternità fra i catanzaresi, con una maggiore attenzione verso gli ultimi, quelli che non hanno voce».