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rassegna stampa calabrese
Provincia: Catanzaro
Comune: Catanzaro
Argomento: Elezioni Amministrative
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Argomento: Elezioni Amministrative
Catanzaro, Comune. All'ultimo voto
Alle urne ma senza fretta, senza affanni, magari senza voglia. E così l'atteso, pronosticato calo nell'affluenza alle urne rispetto al primo turno, è stato puntualmente registrato. E nessuno se n'è stupìto. Flessione sì, ma non "drammatica" come sarebbe stato lecito mettere nel conto. Ieri alle ore 22, a chiusura delle urne, avevano votato 33.067 elettori pari al 42,69% degli aventi diritto; alla stessa ora del 28 maggio aveva votato il 57,07% degli elettori. Impossibile un raffronto con analoghe scadenze: cinque anni fa il ballottaggio non ci fu in quanto Sergio Abramo vinse al primo turno; in precedenza (1997 e 1994) l'appuntamento con le urne era limitato alla sola domenica. L'affluenza è stata costante per tutta la giornata, pur se il bel tempo della mattinata ha favorito le fughe verso le località turistiche della costa. E quindi alle 12 aveva votato appena il 9,79% degli elettori (14,44% al primo turno) e alle 19 il 28,55% (36,94% il 28 maggio). Il ballottaggio tra Franco Cimino e Rosario Olivo - uno dei due questa sera sarà il sindaco del capoluogo - affascina sicuramente i supporter dei due schieramenti, ma molto meno chi alle urne non ha più nulla da chiedere: gli elettori della coalizione rimasta al palo, i supporter di chi, comunque vada, non potrà accedere all'emiciclo di Palazzo De Nobili, i fan di chi, in ogni caso, prenderà posto tra i 40 dell'assemblea consiliare. A parte le eccezioni, che pure vi sono sempre e comunque, restano, per l'ultima battaglia che si concluderà oggi alle 15, i "colonnelli" e i militanti delle forze in campo. In fondo questa è la loro prova di forza decisiva. Dai seggi nessun incidente di rilievo è stato segnalato alle forze di polizia ed ai carabinieri che hanno controllato sul regolare svolgimento delle operazioni di voto. Qualche militante di una delle parti in causa che stazionava troppo vicino all'edificio scolastico in cui era allestito il seggio, è stato prontamente invitato ad allontanarsi.
Alle urne ma senza fretta, senza affanni, magari senza voglia. E così l'atteso, pronosticato calo nell'affluenza alle urne rispetto al primo turno, è stato puntualmente registrato. E nessuno se n'è stupìto. Flessione sì, ma non "drammatica" come sarebbe stato lecito mettere nel conto. Ieri alle ore 22, a chiusura delle urne, avevano votato 33.067 elettori pari al 42,69% degli aventi diritto; alla stessa ora del 28 maggio aveva votato il 57,07% degli elettori. Impossibile un raffronto con analoghe scadenze: cinque anni fa il ballottaggio non ci fu in quanto Sergio Abramo vinse al primo turno; in precedenza (1997 e 1994) l'appuntamento con le urne era limitato alla sola domenica. L'affluenza è stata costante per tutta la giornata, pur se il bel tempo della mattinata ha favorito le fughe verso le località turistiche della costa. E quindi alle 12 aveva votato appena il 9,79% degli elettori (14,44% al primo turno) e alle 19 il 28,55% (36,94% il 28 maggio). Il ballottaggio tra Franco Cimino e Rosario Olivo - uno dei due questa sera sarà il sindaco del capoluogo - affascina sicuramente i supporter dei due schieramenti, ma molto meno chi alle urne non ha più nulla da chiedere: gli elettori della coalizione rimasta al palo, i supporter di chi, comunque vada, non potrà accedere all'emiciclo di Palazzo De Nobili, i fan di chi, in ogni caso, prenderà posto tra i 40 dell'assemblea consiliare. A parte le eccezioni, che pure vi sono sempre e comunque, restano, per l'ultima battaglia che si concluderà oggi alle 15, i "colonnelli" e i militanti delle forze in campo. In fondo questa è la loro prova di forza decisiva. Dai seggi nessun incidente di rilievo è stato segnalato alle forze di polizia ed ai carabinieri che hanno controllato sul regolare svolgimento delle operazioni di voto. Qualche militante di una delle parti in causa che stazionava troppo vicino all'edificio scolastico in cui era allestito il seggio, è stato prontamente invitato ad allontanarsi.